Il Sindaco Claudio D’Alessio ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente del Senato della Repubblica, al Presidente della Camera dei Deputati, nella quale mostra perplessità sulla privatizzazione dell’area archeologica di Pompei. Il documento è stato approvato durante la seduta di Consiglio Comunale tenutasi questa mattina.
Ecco il testo integrale:
Il crollo della casa dei Gladiatori, avvenuto nei giorni scorsi negli scavi archeologici pompeiani, ha provocato una perdita gravissima per il patrimonio Culturale della Città di Pompei. Da tutto il mondo ci giungono commenti che deplorano la gravità di quanto accaduto e la preoccupazione per la capacità che l’Italia ha di conservare le testimonianza universali della propria storia, con evidenti e gravi ripercussioni sull’immagine della città e sull’economia turistica. Condividendo la preoccupazione e lo sgomento del Presidente della Repubblica per le sorti del patrimonio archeologico pompeiano, si fa appello alle più alte cariche dello Stato perchè si intervenga con la dovuta urgenza del caso per elaborare ed attuare iniziative di tutela e conservazione del grande patrimonio archeologico dell’umanità. Apprendendo l’avvio di una fase di privatizzazione annunciata ieri dal Ministro, su cui molte cose vanno chiarite, riteniamo intanto necessario il ripristino delle condizioni di funzionalità, operatività e prestigio delle istituzioni attualmente preposte alla tutela, per l’avvio di un organico e duraturo progetto di salvaguardia degli Scavi di Pompei. Si dichiara la totale disponibilità da parte dell’istituzione Comune di Pompei ad ogni forma di costruttiva collaborazione, necessaria per predisporre, al fianco delle preposte istituzioni dello Stato, politiche condivise di gestione e valorizzazione del sito archeologico che garantiscano al territorio opportunità di lavoro e di crescita culturale. Il Consiglio Comunale, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale tutta, rivolgono un appello accorato al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati perché si faccia presto e si cominci a lavorare, tutti insieme, per garantire un futuro di conservazione agli scavi di Pompei.