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Crolli agli Scavi di Pompei: l’Ordine degli Ingegneri di Napoli si offre per il restauro

Vista la gravità di quanto accaduto all’interno degli Scavi di Pompei, l’Ordine degli Ingegneri di Napoli ha scritto ieri al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, «per mettere a disposizione delle istituzioni le competenze dei propri iscritti a supporto delle attività di salvaguardia e tutela del complesso archeologico di Pompei, senza alcun onere per la collettività». Nella lettera inviata al Capo dello Stato il presidente Luigi Vinci e il segretario dell’Ordine Annibale de la Grennelais, scrivono: «Il Consiglio ritiene che sia dovere di tutta l’ingegneria napoletana impegnarsi per la salvaguardia dell’immenso patrimonio culturale, nella speranza che da una corretta conservazione di un passato così prestigioso possa derivare, per l’intera collettività, un futuro migliore». Per le prime spese la Fondazione per l’ingegneria mette a disposizione fondi per un importo di 20 mila euro. Un’altra missiva è stata inviata al ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi, al governatore Stefano Caldoro, al sindaco di Pompei Claudio d’Alessio, al direttore per le antichità Stefano De Caro, al soprintendente speciale per Pompei Jeannette Papadopoulos. «L’Ordine – si legge in questa ulteriore comunicazione – si impegna ad attivare tutte le sinergie interprofessionali, tecniche e tecnologiche più innovative per contribuire alla risoluzione del problema».

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