Scavi di Pompei, Antonio Irlando: “Inutile creare una Fondazione, la legge già dà gli strumenti”

Negli ultimi giorni, poi, a più riprese si è parlato della nascita di una Fondazione per salvaguardare gli Scavi di Pompei. Fondazione che, secondo Antonio Irlando, presidente dell’Osservatorio Patrimonio Culturale «è inutile» perché «la legge 352 del 1997 già contiene gli strumenti per l’autonomia scientifica, organizzativa, amministrativa e finanziaria della soprintendenza archeologica di Pompei e prevede anche con quali mezzi provvedere prima alla conservazione e poi alla valorizzazione e come migliorare la gestione dell’area archeologica con la necessaria partecipazione di privati ed enti locali». «Attuando subito e pienamente la legge esistente e ridando slancio ed efficienza alla soprintendenza di Pompei – aggiunge Irlando – si può far decollare una grande e necessaria attività di conservazione e valorizzazione degli scavi archeologici di Pompei. La necessità di sperimentare nuove forme di gestione non è una priorità proprio in questo momento. Bisognerebbe, invece, attuare, aggiornare e far funzionare una legge che già esiste da molti anni, arricchendo la soprintendenza di Pompei, oltre che di nuovi archeologi e tecnici della conservazione, di altre figure professionali, le cui categorie – conclude Antonio Irlando – sono indicate nelle attività stabilite dalla legge e servono per l’essenziale e necessaria manutenzione ordinaria di cui necessita il sito archeologico pompeiano per continuare a vivere».

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