Scavi di Pompei: crollati altri due muri. Varone: “Cedimenti dovuti alla malta”

Altri due cedimenti, fortunatamente di lieve entità, sono stati segnalati ieri nel sito archeologico di Pompei. Alla fine del “Vicolo del citarista”, in corrispondenza con l’edificio San Paolino, è crollato un muretto di contenimento di circa un metro di altezza, rifatto in epoca recente con pietre antiche che, secondo quanto afferma la direzione degli Scavi di Pompei, «era stato scalzato dalla radice di un albero». Il muretto limitava un’insula non ancora scavata nella “Regio I” della città pompeiana. Inoltre, una parete grezza alta circa due metri per un metro e mezzo di larghezza ha ceduto nella casa numero 10, collocata nella “Regio IX”. La parete era realizzata in parte in pietra antica, in basso, mentre la parte alta era di recente costruzione in seguito ad un restauro. «I due cedimenti sono dovuti – ha spiegato il direttore degli scavi di Pompei, Antonio Varone – alla malta ormai de-coesa, cioè priva di capacità legante della muratura. Sono già in corso gli interventi di ripristino dei due muri. Questi episodi possono verificarsi, ma si tratta di opere prontamente restaurabili: infatti, sono già in corso gli interventi di ripristino dei due muri».

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