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Ercolano, Bossa e Strazzullo “in piazza”. I nuovi assetti della politica

Acque agitate sul fronte politico ad Ercolano: non è sfuggita ai più la presenza dell’onorevole Luisa Bossa nella centralissima Piazza Trieste insieme al sindaco Vincenzo Strazzullo e a numerosi esponenti politici locali. Al di là delle “motivazioni ufficiali” di tale passerella sembra che in città il Pd voglia consolidare una maggioranza progressivamente frammentatasi in sottogruppi e correnti non sempre facenti capo al leader Bossa. La cosa di per se rilevante assume connotati ancora più marcati se si considera il particolare momento politico attraversato dal Paese Italia sull’orlo di una crisi governativa. Gli ingredienti, insomma, ci sono tutti per far pensare ad una nuova tattica associativa messa in campo da un partito chiamato oggi più che mai ad esprimere pubblicamente spessore e credibilità agli occhi degli elettori. Ma le incongruenze sono tante e passano essenzialmente per l’endemica questione rifiuti. Argomento scottante e di portata ben più devastante a livello istituzionale di quanto il cittadino comune possa pensare la piaga immondizia ha tristemente evidenziato i limiti di un sistema amministrativo regionale bacato e fortemente compresso alla radice, da un punto di vista sia strutturale che etico. Basta chiedersi come sia possibile che dopo uno scandalo “planetario” i responsabili siano ancora a “piede libero” per rendersi conto della portata di un disservizio che vede protagonisti in negativo politici, amministratori locali e quel che è peggio malavitosi. In merito parlano le decine di inchieste avviate sulla gestione dei rifiuti e sulle ditte incaricate del servizio dalla Procura della Repubblica di Napoli. In questa farsa ad Ercolano si perde sempre più “l’orientamento”: la  comunità è disorientata da atteggiamenti palesemente contraddittori messi in essere da chi dovrebbe per ovvie ragioni non camminare “a fianco” di avversari politici almeno “sulla carta” storicamente riconosciuti dal popolo come tali. Non che si voglia evitare un sano e costruttivo confronto ma è che proprio non si ha più voglia di assistere ad altre “farse” che offendono e umiliano l’intelligenza degli ercolanesi. Unica nota positiva la fiducia sino ad oggi mostrata nei confronti del sindaco Strazzullo: la nuova uscita in “piazza” del sindaco, il contatto con la gente ritrovato potrebbe dirla lunga sulla determinazione del noto camice bianco di invertire una rotta comunitaria  datata e sterile da un punto di vista produttivo e sociale per la cittadina vesuviana. “Fatti, ora chiediamo solo fatti – commentano i residenti – e non vaghe ed inconcludenti promesse che sinceramente lasciano il tempo che trovano. Vogliamo poter offrire un futuro almeno accettabile ai nostri figli: siamo certi che il sindaco Strazzullo non tradirà le sacrosante aspettative di chi ha creduto in un professionista nato e cresciuto tra la sua gente”.

Alfonso Maria Liguori

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