Castellammare di Stabia, sabato 13 novembre, sesto appuntamento del caffè letterario Libri con-tatto, ideato dall’Associazione Idea Città e diretto dal giornalista e critico letterario Vincenzo Aiello. Nella sala “Annibale Ruccello” del cinema Montil di scena lo scrittore napoletano Maurizio de Giovanni che ha presentato la sua ultima fatica “Il giorno dei morti. L’autunno del Commissario Ricciardi”, quarto romanzo della fortunata serie poliziesca edita da Fandango. Ospite della serata anche lo scrittore umorista Gianni Puca che con la sua verve comica ha incalzato con battute e domande pungenti l’autore, allietando il numeroso pubblico accorso.
La tetralogia del “giallo napoletano”, ideata da Maurizio de Giovanni, inizia nel 2007 con “Il senso del dolore. L’inverno del Commissario Ricciardi”, prosegue nel 2008 con “La condanna del sangue. La primavera del Commissario Ricciardi” e nel 2009 con “Il posto di ognuno. L’estate del Commissario Ricciardi”. Ogni indagine è caratterizzata dai colori e le atmosfere di una stagione, i personaggi si muovono nella Napoli degli anni ‘30 in piena epoca fascista. Il Commissario Ricciardi è un giovane di bell’aspetto e dal fascino prorompente, di origini salernitane, è nato nel Cilento, svolge il suo lavoro investigativo alla Questura di Napoli. Un personaggio malinconico e carismatico, un Commissario dalla discussa abilità, riesce a risolvere i casi più intricati sfruttando un particolare dono che gli permette di rivivere il dolore della morte, ed ascoltare le ultime parole delle vittime assassinate nel luogo del delitto. Nel romanzo “Il giorno dei morti” la vittima è un bambino e il Commissario, una volta accorso nel luogo del delitto, non percepisce il dolore e non sente la voce della giovane vittima, capisce allora che il corpo è stato spostato ed inizia una sua personale indagine alla ricerca della verità. Il lavoro è però pesantemente ostacolato dalle autorità fasciste che per una imminente visita di Benito Mussolini fermano ogni tipo di inchiesta. Al giovane e coraggioso commissario toccherà indagare in modo clandestino, muovendosi in un mondo crudele, scoprendo una realtà di abusi ed infanzia negata. Una storia molto forte che coinvolge il lettore emotivamente, emozioni profonde vissute dall’autore stesso che confessa di aver sofferto molto per la tragica fine del bambino che la sua fantasia ha creato ma che lui percepiva come reale. Una storia che ha convinto il grande pubblico e che ha confermato la buona riuscita dei precedenti romanzi. La serata si conclude con una piccola rivelazione, il successo di Maurizio de Giovanni molto presto approderà anche sul piccolo schermo, la RAI in questi giorni sta, infatti, valutando il progetto per una serie televisiva dedicata al Commissario Ricciardi, diretta dal regista Stefano Incerti, una produzione di qualità da ambientare nella Napoli degli anni trenta. Ferdinando Fontanella