Di Lello: “Gestione degli Scavi all’Unesco”. Crosetto: “Possibile l’esercito a Pompei”

Gli Scavi di Pompei continuano a rimanere al centro dell’attenzione mediatica nazionale e soprattutto nelle discussioni politiche. Proposte, polemiche e discussioni proseguono senza sosta. E l’ultima proposta, che sicuramente farà discutere, arriva dal coordinatore nazionale della segreteria del Partito socialista, Marco Di Lello, già assessore al Turismo della Regione Campania che così interviene nella polemica sorta dopo il crollo della casa dei gladiatori: «La gestione degli scavi di Pompei? In considerazione di come sono andate le cose credo che debba provvedere direttamente l’Unesco. Pompei è patrimonio dell’Umanità – spiega Di Lello – allora dovrà essere direttamente l’Unesco, insieme all’Unione europea, a farsi carico della gestione. La mia non è una provocazione fatta constatando la disastrosa condotta del governo nazionale ma una proposta concreta e percorribile. Credo che sia l’unica soluzione – conclude – per porre fine ad una situazione davvero inaccettabile». Intanto, il crollo della Schola Armaturarum approda ancheal la trasmissione KlausCondicio in onda su YouTube e condotta da Klaus Davi. Ospite della puntata, il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, che parlato del possibile invio di soldati a difesa del sito archeologico più famoso al mondo. «Le Forze Armate – ha detto Crosetto – sono chiamate per fare qualunque cosa. Se ci chiamassero a Pompei, per vigilare sulla tutela degli scavi, prevenire i furti di reperti, andremmo anche li. Siamo fieri del fatto che quando le cose si fanno difficili vengano chiamate le Forze Armate – ha aggiunto – si tratta di un riconoscimento indiretto alla nostra qualità ed efficienza».

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