“Emergenza e sviluppo sono due facce della stessa medaglia”. A sostenerlo è Sergio Marelli, Segretario generale della Focsiv, mentre ad Haiti cresce il bilancio delle vittime per l’epidemia di colera e continuano le manifestazioni di protesta contro il contingente delle Nazioni Unite.
“Per rendere efficaci gli aiuti alle popolazioni dei Paesi poveri anche quando sono colpite da ulteriori catastrofi, emergenza e sviluppo non si possono più considerare strade parallele che non si incontrano mai” spiega Marelli in vista della XVII edizione del Premio del Volontariato Internazionale che la Federazione di 64 organismi cristiani per il 2010 ha assegnato ad Alberto Acquistapace dell’organismo socio Mlfm, impegnato in un progetto di sviluppo ad Haiti.
Il Premio, che sarà consegnato il 3 dicembre in prossimità della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, è un riconoscimento a quanti si sono impegnati costantemente a favore delle popolazioni del Sud del mondo contro ogni forma di povertà ed esclusione e per l’affermazione della dignità e dei diritti di ogni persona, ma soprattutto “rappresenta un’occasione per riflettere sul volontariato internazionale in un momento in cui il settore della cooperazione internazionale appare sempre più complesso e articolato” dice Marelli.
“Il lavoro di Alberto ad Haiti – spesso in condizioni di insicurezza e pericolosità come dimostra l’aggressione di queste ore agli 11 volontari statunitensi che tentavano di lasciare Cap Haitien, a cui la Focsiv esprime la propria solidarietà – è la dimostrazione di come non si può ricostruire prescindendo dallo sviluppo, anche in situazioni di emergenza” dice il Segretario Generale della Focsiv che poi aggiunge: “Basta al circo dell’emergenza che si crea in ogni crisi umanitaria”.
“Quando si tratta di raccogliere fondi è facile giocare sull’onda emotiva dell’emergenza e dire alle persone di donare per costruire ospedali, case e scuole dove oggi non ce ne sono più – spiega Marelli -. Il problema è che poi per strutturare aiuti di questo tipo, affinché siano efficaci e coerenti con le vere esigenze del territorio ci vuole tempo. Un tempo che non è quello dei progetti di emergenza, per loro natura immediati e fulminei, ma di sviluppo. Ecco perché molte delle Ong arrivate ad Haiti con piani di emergenza adesso iniziano a convertirli in piani di sviluppo”.
L’evento della premiazione è realizzato in collaborazione con il Segretariato Sociale Rai che ospiterà, come ogni anno, la cerimonia di conferimento del Premio presso la Sala degli Arazzi nella sede RAI di Viale Mazzini, 14 a Roma.