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Napoli, scoperti lavori abusivi nella Galleria Umberto I

Incombe sulla città di Napoli l’emergenza abusivismo. La procura ha incaricato gli agenti della polizia di stato di verificare l’occupazione illecita di aree di proprietà comunale nell’area sottostante la Galleria Umberto I. Gli agenti hanno scovato la presenza di lavori edili in corso non legalizzati, sia su parte di aree pubbliche che su parte di aree private. Nella navata centrale che collega via Verdi a via Toledo, oltre ai lavori di manutenzione ordinaria e di restauro, gli agenti hanno appurato che erano state edificate pareti in cartongesso e legno abusive che hanno ostruito il passaggio pubblico di proprietà comunale. E’ stato denunciato il responsabile dei lavori commissionati da Alfredo Barbaro. Si ricorda che la parte sottostante il monumento costruito tra il 1887 e il 1890, che ripropone in maniera speculare quella sovrastante, è strutturalmente concepita con zona destinata ad esercizi commerciali e con viali per il passeggio pubblico e che un tempo ha anche ospitato il locale della bella epoque “Salone Margherita”. Il Salone nacque da un’idea dei fratelli Marino di Napoli, che decisero di importare il modello dei cafè-chantant francesi in Italia. Venne inaugurato il 15 novembre 1890 nella Galleria Umberto I alla presenza della créme cittadina: principesse, contesse, uomini politici e giornalisti come Matilde Serao presenziarono alla prima del nuovo locale che divenne il simbolo della Belle époque italiana. Spazi che al giorno d’oggi sono minacciati dalla piaga dell’abusivismo.

Emilia Carillo

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