Pesca a strascico, operazione dei carabinieri del mare nel Golfo di Napoli

I Carabinieri del Servizio Navale di Torre del Greco, agli ordini del Comandante Luogotenente Vincenzo Amitrano e del Capitano Pierluigi Buonomo, Comandante della  Compagnia Carabinieri,  hanno eseguito un’importante operazione di Polizia marittima finalizzata a contrastare l’illegalità diffusa anche sul mare per evitare la diffusione di gravi malattie infettive.

Eccezionale il bilancio dell’operazione di controllo del territorio marino e costiero dei comuni di Torre del Greco, Portici, Ercolano, Napoli San Giovanni, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia svolta dai Carabinieri del mare.

Nel mirino dei Carabinieri la più grande flottiglia di navi da pesca presente nel Golfo di Napoli quella di Torre del Greco, di Portici e di Torre Annunziata.  Le ispezioni in mare sono state intensificate nei confronti delle navi abilitate alla pesca a strascico, ritenuta da molti ambientalisti arma di distruzione di massa e  fonte di notevole impatto sull’ambiente marino.

10 i provvedimenti di sequestro disposti dai Carabinieri e convalidati dalle Procure di Torre Annunziata e Napoli per un totale di oltre 400 Kg. di frutti di mare della specie tartufi e vongole veraci  del valore commerciale di circa Euro 12.000.

In totale 10 i pescatori ed armatori (già noti alle forze di Polizia)  che sono stati fermati in flagranza di reato e deferiti all’Autorità Giudiziaria  per la pesca e la tentata vendita di prodotti ittici nocivi per la salute pubblica.

L’ennesima operazione dei Carabinieri del Servizio Navale di Torre del Greco ha evidenziato che il fenomeno della pesca vietata è ancora notevolmente diffuso. La presenza quotidiana sul mare dei Carabinieri rappresenta, nell’ambito del  Golfo di Napoli area Vesuviana, l’unica “Polizia di prossimità” capace di garantire con efficacia in ogni circostanza un’adeguata cornice di sicurezza a tutela dei cittadini.

I prodotti ittici nocivi sottoposti a sequestro sono stati distrutti mediante affondamento in alti fondali marini con l’impiego della Motovedetta d’altura CC. N517.

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