Viviani, definito dallo stesso autore come il più interessante del suo folto repertorio drammaturgico. In definitiva, uno dei classici che hanno fatto la storia del teatro napoletano. E’ infatti una commedia “difficile” che richiede un impegno notevole per essere rappresentata. Necessita di due cambi scena e la partecipazione di ben venti interpreti”. E a proposito di questo, faranno esordio in compagnia ben tredici elementi: Giuseppe Borrelli, Mario Paparo, Pasquale Cozzolino, Cristiano Sollo, Stefano Gallo, Olga Imperatore, Maria Rosaria Fascia, Antonella Montanino, Salvatore Alletta, Francesco Avallone e Mario Borrelli, che andranno ad affiancare i “vecchi” del gruppo: Alberto Cocozza, Raffaela Rocco, Filomena Grasso, Monica Cardillo (anche aiuto regista), Andrea Liguori, Liana Gallo, e Francesco Amoretto. Curerà i trucchi e i costumi Maria Rosaria Rizzo. Le costruzioni e gli allestimenti scenografici saranno affidati a Raffaele Capasso (come pure le pubbliche relazioni). I trasporti di attrezzerie saranno a cura di Luigi Capasso. In breve la trama. Napoli anni trenta: Pasquale Capuozzi detto “Carnevale”, è l’unico usuraio della via della Concordia nella conosciutissima zona della Pignasecca nel cuore di Napoli. Carnevale è un vecchio sofferente di una malattia al cuore, e per la sua precaria situazione decide di non dare più soldi in prestito. Purtroppo dalla sofferenza alla morte il passo è breve e si parla subito di testamento.
L’unico nipote Rafiluccio (sfaticato dalla nascita) nella speranza di un eventuale “lascito” dello zio, spende e spande indebitandosi a sua volta, ma verrà deluso dalla lettura del notaio di famiglia del Capuozzi perché quest’ultimo lascia tutti i suoi averi alle opere Pie e trenta lire mensile alla sua cameriera e convivente ‘Ntunetta. Addetti alle pompe funebri, donne e mariti del vicolo e altri personaggi del vicinato e creditori e aspiranti tali, fanno di questa commedia classica del vastissimo repertorio del teatro Napoletano dal messaggio riflessivo e drammatico, una commedia comica e esilarante sin dall’inizio con vari colpi di scena e interpretazioni individuali caratteristiche.
Il calendario degli appuntamenti: 18 dicembre auditorium Centro Sociale Edilfutura a Cercola; 14 gennaio, rassegna teatrale Città di Sant’Antonio Abate al Teatro Leon Dehon; 22 gennaio rassegna teatrale Città di Saviano; febbraio-marzo Teatro dei Platani a Cercola in collaborazione col Comune di Cercola. Infine ci sarà un altro appuntamento nella zona vesuviana ancora da definire per un’associazione senza scopo di lucro. “Ringraziamo la disponibilità – ha concluso Amoretto – delle diverse amministrazioni comunali delle città che ci ospiteranno”.