Scioglimento del Consiglio comunale, ultimo atto. Sta per giungere al termine la vicenda che vede l’amministrazione guidata dal sindaco Ambrosio accusata di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Si è svolta infatti l’ultima udienza del ricorso presso il Consiglio di Stato e si attende nei prossimi giorni la sentenza definitiva che deciderà le sorti della maggioranza che governa San Giuseppe Vesuviano. Il 3 dicembre dell’anno scorso il Capo dello Stato firmò il decreto di scioglimento del Consiglio comunale su proposta del ministro dell’Interno Roberto Maroni. La «battaglia per il ripristino della legalità» fu portata avanti da esponenti del Pdl locale, le cui istanze furono rappresentata in Parlamento con diverse interrogazioni parlamentari, tra cui si ricordano quelle dell’on. Amedeo Laboccetta. La decisione fu ribaltata nel maggio scorso dalla decisione del Tar Campania che reintegrò l’amministrazione comunale. Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Interno e Prefettura di Napoli presentarono dunque ricorso al Consiglio di Stato, la cui sesta sezione deciderà se accogliere o meno le istanze rappresentate dall’Avvocatura Generale dello Stato. Il 15 settembre scorso gli stessi giudici respinsero l’istanza di sospensiva della sentenza del Tar che avrebbe momentaneamente bloccato l’attività amministrativa di Ambrosio e dei suoi alleati, i quali si dicono anche per tale motivo assai fiduciosi sul buon esito della vicenda. In caso contrario, nella cittadina vesuviana ritornerebbe la Commissione prefettizia composta dal prefetto Ciro Trotta, dal vice prefetto Paola Spena e dal funzionario Raffaele Barbato.