Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura hanno arrestato Salvatore Perrotta, 38enne e Vincenzo Atonna, 28enne, napoletani, responsabili, in concorso tra loro, dei reati di falsificazione di valori bollati, fabbricazione o detenzione di filigrana destinati alla falsificazione di monete e di valori di bollo, falsificazione di monete spendita ed introduzione nello stato di monete falsificate e ricettazione. In un deposito di via Case Maglione, nel quartiere Ponticelli, in uso agli arrestati, le Volanti, nel corso di un blitz, coordinato dal Funzionario di Turno dell’UPG, hanno rinvenuto un vero e proprio laboratorio clandestino destinato alla contraffazione di valori bollati. Durante il controllo, i poliziotti provvedevano a sequestrare un notevole quantitativo di materiale contraffatto sia di valori bollati che di cambiali. I poliziotti infatti accertavano che i due avevano avviato una vera e propria centrale del falso alterando e falsificando l’importo dei valori. Sequestrati 1003 valori bollati, 30 cambiali, 5 banconote false di cui tre di 50 euro contraddistinte dallo stesso numero di matricola e due di 20 euro, un portatile con stampante, una lampada luminosa, una bomboletta spray, bottiglie di solventi, un monitor, diverse pen drive, un’agenda che registrava la contabilità dell’attività, una pistola giocattolo modificata con cartucce a salve. Ulteriori controlli effettuati attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, confermavano che alcune marche da bollo erano state alterate negli importi. Alcune riportavano la cifra di 120 euro mentre in realtà per la stessa era riscosso l’importo di 0,50, altre marche addirittura erano false o non registrate sul sito dell’Agenzia o emesse per un importo di 0,26 e successivamente alterare con importo maggiore. Ulteriori verifiche e controlli proseguono per accertare se parte del materiale sia stato sottratto o rapinato a tabaccherie o a furgoni postali, nonché il coinvolgimento di altre persone nell’illecita attività. Nel corso del controllo, inoltre, gli agenti rinvenivano 9 esemplari di uccelli – cardellini, specie protetta. Con l’ausilio di personale del Corpo Forestale dello Stato, cui sono stati affidati, scattava la denuncia penale. I due sono stati accompagnati al carcere di Poggioreale.