Sono passati 40 giorni dalle dimissioni di Catello Gargiulo dalla carica di presidente del consiglio comunale di Castellammare di Stabia. Ancora oggi, dopo la clamorosa e significativa assenza della maggioranza al consiglio comunale indetto il 12 novembre per l’elezione del nuovo presidente, tutto tace dalle chiuse stanze del sindaco Bobbio. Il centrosinistra prende atto che la coalizione che ha sostenuto Bobbio si sta disgregando inesorabilmente. Le crepe sono evidenti e il silenzio sulla individuazione del candidato alla Presidenza del consiglio la dice lunga sulla crisi numerica e politica della maggioranza. È sotto gli occhi di tutti che le scelte di Bobbio e il suo modo di far politica arrogante e autoritario non trovano più consensi neanche nel centrodestra. È chiaro quindi il disperato tentativo del sindaco di recuperare consensi nella sua maggioranza, ricorrendo a trovate pasticcione come quella di conferire deleghe senza portafoglio a consiglieri del centrodestra da affiancare alla giunta tecnica. Siamo in pieno mercato di poltrone, anzi di “sgabelli”, per consiglieri di cui solo oggi scopre “le qualità politiche e personali e il valore aggiunto”, dopo averli per mesi relegati in un cantuccio, e considerati solo utili numeri per le votazioni consiliari. Se in appena otto mesi il Sindaco Bobbio è stato capace di disgregare e deludere le forze che lo hanno sostenuto nella campagna elettorale, se non è riuscito ad affrontare nessun discorso politico incisivo nella gestione dei problemi sociali e occupazionali di questa Città, se gli unici atti che ha prodotto hanno favorito i suoi amici e sodali con pioggia di euro per consulenze e incarichi, allora è bene che Castellammare tutta apra gli occhi e comprenda in quale palude Bobbio la sta affondando.
Il centrosinistra stabiese
Sinistra Ecologia e Libertà
Italia dei Valori
Partito Democratico