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Chiusura della stazione di Gragnano, Dimensione Civica: “Bobbio si occupi meglio dei problemi di Castellammare”

«Il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, non può decidere unilateralmente il destino di una storica stazione come quella di Gragnano, semplicemente pensando ad un possibile e discutibile piano di sviluppo che servirebbe quasi esclusivamente ai privati che costruirebbero sul suolo ora occupato dai binari». Ad affermarlo è Terenzio Morgone, responsabile dell’associazione Dimensione Civica, che lo scorso maggio ha organizzato i festeggiamenti per i 125 anni della stazione di Gragnano. «Se è vero che c’è “un accordo in via di conclusione tra la Regione Campania, Trenitalia e il Comune di Castellammare di Stabia”, noi faremo battaglia in tutte le sedi per impedire la chiusura di una stazione che, seppure non sfruttata al massimo dall’utenza, è comunque di notevole importanza per il trasporto dei cittadini gragnanesi. A Bobbio, invece, chiediamo di occuparsi meglio dei tanti problemi della sua città, senza inficiare con le sue assurde decisioni sulla vivibilità e sui servizi dei Comuni limitrofi». A maggio, l’organizzazione della manifestazione fu curata dall’associazione Dimensione Civica, in collaborazione con il Comitato per la Salvaguardia della tratta ferroviaria Gragnano-Castellammare-Napoli, presieduto dal macchinista FS in pensione, Stefano Langarano. «Bisognerebbe potenziare la tratta e non chiuderla – spiega Langarano – così veramente si ridurrebbero i problemi di traffico a Castellammare che troppo spesso ricadono anche su Gragnano. Le parole di Bobbio non hanno alcun fondamento. La stazione di Gragnano dovrebbe essere, non solo un patrimonio storico di inestimabile valore quale è, ma dovrebbe offrire un servizio efficiente ed efficace che permetta ai cittadini gragnanesi di spostarsi con facilità e rispettando l’ambiente».

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