La mafia in “giacca e cravatta”: sono loro “I Gattopardi” dell’ultimo libro di Raffaele Cantone

Ben otto anni di pregevole carriera come pubblico ministero alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, in seguito magistrato presso il Massimario della Suprema Corte di Cassazione di Roma, scrittore di numerosi articoli pubblicati sul “Il Mattino” e autore di altrettanto numerose pubblicazioni giuridiche: queste didascalicamente le referenze di Raffaele Cantone, che presenterà il 30 novembre a Napoli il suo secondo libro intitolato “I Gattopardi”.

Scavando nel vissuto di Cantone ci si rende conto che le sue scelte di vita non sono mai state casuali: in gioventù decise di intraprendere la carriera legale scegliendo la via dell’avvocatura. Una strada che però poco si confaceva alla sua vena investigativa e alla sua spiccata curiosità professionale stimolata da un grande senso del dovere e della giustizia. Così seguì l’istinto presagendo l’attuazione di ben più alti scopi nell’introduzione nel mondo della magistratura.

A tutt’oggi Cantone è sempre in prima fila, dopo una gavetta estenuante e sofferta, sullo scenario giuridico del nostro paese, ma lo scotto da pagare in funzione delle sue scelte volontarie e istintive sul piano professionale ed umano, è quello della scorta, che è comunque partecipe e rispettosa supporto della sua realtà quotidiana, così poco nascosta e intima. Tutto ciò a seguito alla scoperta da parte degli investigatori di un piano di attentato ai suoi danni organizzato dal clan dei Casalesi.

Dopo il primo libro del 2008 “Solo per giustizia”, esce nell’editoria con gran clamore la sua ultima produzione intitolata “I Gattopardi” un libro che grida verità nascoste con l’ugola vibrante della parola scritta che taglia la coscienza globale più di mille voci omertose, silenziose, reticenti.

La presentazione con annessa discussione si terrà a Napoli il 30 Novembre alle ore 18 presso la libreria “Feltrinelli” in piazza dei Martiri con l’intervento di un ospite d’eccezione, Franco Roberti, nuovo capo della Procura di Salerno considerato tra i massimi esperti del clan dei Casalesi, collega e amico dell’autore ma al contempo partecipe di una stessa linea d’azione che li vede affiancarsi nelle loro indagini scomode e scottanti dopo anni di esperienza nel campo del fenomeno “mafia”. Una mafia che ormai costituisce un morbo incurabile del nostro Sud, immersa nella dimensione oscura che si trova in quella terra di mezzo esistente tra il mondo della criminalità organizzata e la realtà sociale e politica del nostro Paese.

Cantone continua le sue indagini con cura e perizia e eviscera dati, avvenimenti, date, luoghi, protagonisti e approfondisce le suericerche sulle ramificazioni della mafia nell’emisfero politico e non solo, per arrivare nel commercio, nell’edilizia, nei trasporti e invadere anche ogni campo dell’economia.

Le organizzazioni mafiose hanno le “mani in pasta” in ogni settore: sono assurte a vere e proprie agenzie di servizi a cui imprenditori, politici, professionisti e a volte persino avvocati scelgono liberamente di contattarli per affari e avvalersi dei loro servizi. Così salta all’occhio la nascita di una mafia moderna, in giacca e cravatta, nella loro veste di seriosi “men in black”, un travestimento qualunquista per mimetizzarsi meglio. Sono loro i cosiddetti “gattopardi” di cui ci parla Cantone che gestiscono affari illeciti in un nuovo scenario di simulata legalità, quasi a dipingersi la faccia di fittizia onestà.

Biba Della Mura

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