Pareggio amaro per la Turris. I corallini provano a riscattarsi col Nocera

In terra calabra, al cospetto del Cittanova, la Turris se ne esce con un misero, striminzito punticino. Un 3-3 rocambolesco quanto spettacolare. Spettacolo si, che per gli ospiti però assume le forti tinte del dramma, in un finale davvero tragico (calcisticamente parlando). Quando hai un vantaggio di due reti e giochi praticamente un intero tempo con un uomo in più un pareggio (giunto al 93’) non può bastare a strappare applausi. Non che la gara fosse cominciata sotto i migliori auspici. Infatti al 9’ Di Sabato porta i locali in vantaggio con un felice colpo di testa da posizione ravvicinata. La reazione avversaria è tuttavia fulminea e dopo appena tre giri di lancette Russo trasforma il penalty concesso per atterramento in area di Poziello. Al 23’ la Turris potrebbe anche ribaltare per intero il parziale, ma Calderoni mette i guantoni sulla botta di Polverino,ben servito da capitan Russo. Al 30’ è, invece, Poziello a dover fare i conti col numero uno locale, il quale gli devia in angolo una insidiosa punizione. Nulla più fino alla ripresa, quando al 53’ Russo firma il momentaneo sorpasso con il secondo rigore di giornata, stavolta da lui stesso conquistato. Nell’occasione l’autore del fallo, Scarrano, viene anche espulso. In superiorità numerica la Turris trova anche il 3-1 con Vacca, che svetta più in alto di tutti sugli sviluppi di una punizione laterale. A questo punto non resterebbe che gestire la gara sino al triplice fischio finale,ma il “prevedibile” canovaccio viene stravolto appena un minuto dopo: Piemontese accorcia le distanze con un’incornata delle sue e rimette il risultato in discussione. Dal gol scaturisce anche un accenno di rissa che porta alle espulsioni di Del Nunzio (Turris) e Saccà (Cittanova). La gara si infiamma e le squadre sciupano occasioni una dopo l’altra. Prima Poziello sbaglia il passaggio finale per Russo, poi Di Sabato si fa ipnotizzare da Prete. Ancora, al 38’ Polverino, da calcio piazzato, dà solo l’illusione del gol ai corallini.Manzi non è da meno all’88’. Al minuto 93’ arriva l’epilogo che non t’aspetti: Piemontese estrae dal cilindro una traiettoria imprendibile per Prete e chiude il sipario sul 3-3. Allibito più che arrabbiato appare Mandragora alla fine della partita: “E’ davvero difficile spiegare una partita del genere, abbiamo mollato troppo presto e quando ci siamo resi conto che le cose si stavano mettendo male non siamo stati bravi a concretizzare le occasioni avute. Ora occorre dimenticare presto questo pareggio amaro e pensare alla gara col Real Nocera. Sarà un’altra prova difficile, ma anche oggi,paradossalmente abbiamo dimostrato che possiamo dire ancora la nostra”. Su possibili cambi il tecnico così commenta: “La rimonta subita è frutto di una condizione mentale sbagliata, non di incapacità tecniche, se qualche cambio ci sarà,sarà solo per scelte tattiche”.

Michele Di Matteo

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