Abbattimenti per abusivismo edilizio, i comitati anti-abbattimenti sorti nei comuni dei Monti Lattari ritornano a protestare contro la ripresa delle demolizioni delle case abusive. A deciderlo dopo una lunga riunione svolta giovedì sera a Lettere, sono gli stessi referenti delle associazioni nate per difendere il diritto alla casa di necessità di tantissime famiglie coinvolte, constatando la ripresa degli abbattimenti avuti già a Pianura e l’intensificarsi delle procedure nei confronti di altre abitazioni con il distacco delle utenze per le forniture idriche ed elettriche. Ansia e preoccupazione da parte di alcuni residenti di Gragnano che vedranno durante la mattinata di domani l’intervento dei tecnici per predisporre i locali alla demolizione insieme ad altri tre abitazioni abusive individuate sempre a Gragnano e sui quali pendono i decreti ingiuntivi di abbattimento da parte della Procura Generale di Napoli. L’abitazione che dovrebbe essere demolita domani mattina e per la quale c’è una richiesta di autodemolizione presentata dai proprietari, tra i quali Antonio Di Martino, figlio di Leonardo “o’lione”, noto esponente della camorra dei Monti Lattari. Come ampiamente discusso durante la riunione di giovedì sera dai comitati anti-abbattimenti, le prossime case abusive che potrebbero essere demolite a breve sono anche quelle individuate ad Ischia, ben cinque abitazioni, per le quali già si è provveduto al distacco delle utenze, un’altra abitazione a Torre del Greco, dove il proprietario doveva provvedere entro il 5 Novembre – senza riuscirci – al ripristino dei luoghi come richiesto dalla Procura napoletana ed altre sette case abusive a Cava dei Tirreni, dove all’esecuzione provvederà la Procura di Salerno decisa a seguire alla lettera il famigerato “Protocollo Napoli” per l’esecuzione degli abbattimenti, diventato ormai una procedura-modello perseguita dalle restanti procure italiane. E’ proprio a Cava dei Tirreni, peraltro già colpita più volte in passato dall’onda delle demolizioni, è stata confermata la prossima manifestazione pubblica di sensibilizzazione e di protesta dove saranno invitati a partecipare tutti i cittadini cavesi, alcuni parlamentari del territorio e diversi fra consiglieri provinciali e regionali della Campania. Avvilito per le segnalazioni ricevute, il presidente del comitato casa di Cava de Tirreni, Luigi Di Domenico: “A Cava de Tirreni sono già tre anni che lottiamo per difendere il diritto alla casa di necessità, tanto da essere il primo comitato a nascere per sensibilizzare l’opinione pubblica verso l’emergenza abitativa scaturita dalle demolizioni. Nonostante il ritorno sul nostro territorio delle ruspe, continueremo a lottare per chiedere a tutti i politici di impegnarsi concretamente per salvare queste abitazioni e comunque, per dare un’opportunità a tutte queste famiglie che vengono messe per strada senza una giusta alternativa”. Dura e senza mezzi termini la reazione di Domenico Elefante, presidente del coordinamento dei comitati dei comuni dei Monti Lattari: “Era prevedibile che prima o poi le ruspe sarebbero tornate a distruggere sui nostri territori. Già qualche settimana a abbiamo ipotizzato una ripresa del genere come si sarebbero allentate le proteste alle di scariche dei rifiuti a Terzigno e Boscoreale. Purtroppo dobbiamo prendere atto – tiene a precisare – che nonostante ci sia stata una pausa di cinque mesi, la “politica dei palazzi” non è riuscita a formulare neanche un emendamento, ne una risoluzione momentanea che sospendesse la problematica degli abbattimenti. Anzi, dobbiamo dirlo chiaramente e senza nasconderci, oggi molti politici che avevano mostrato interessamento verso l’emergenza abbattimenti e che ci avevano rassicurato assistenza e supporto per trovare una possibile soluzione per le tante famiglie coinvolte, latitano e sono ormai disinteressati verso la drammatica questione delle demolizioni. A tutt’oggi, dopo più di un anno di manifestazioni e proteste di sensibilizzazione – conclude Domenico Elefante – i politici, tra cui parlamentari, sindaci consiglieri provinciali e regionali, continuano ad essere assenti e indifferenti agli abbattimenti. Gli unici a scendere in strada con la propria fascia tricolore a sostegno dei propri cittadini nell’ultima manifestazione svolta a Luglio a Napoli sono stati Domenico Peccerillo di Casola di Napoli e Gennaro Langella di Boscoreale, peraltro gi impegnato anche nell’emergenza ambientale dei rifiuti. A tutti i cittadini dico di svegliarsi, perché le istante esecutive di abbattimento sono centinaia disposte su tutto il nostro comprensorio e presto le ruspe riprenderanno a distruggere”.
Vincenzo Vertolomo