L’assessore all’Assistenza sociale, Demanio e Patrimonio della Regione Campania Ermanno Russo, ha attivato stamane il tavolo tecnico sulle politiche socio-sanitarie della Campania, voluto dal presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro per rilanciare la concertazione nel settore.
All’incontro erano presenti i segretari generali e di categoria di Cisl, Uil, Ugl, una rappresentante di Confindustria Campania, una delegata della Presidenza di Palazzo Santa Lucia ed i tecnici delle due Aree di coordinamento competenti della Regione Campania, la 18 (Assistenza sociale, Attività sociali) e la 20 (Assistenza sanitaria).
Al centro della riunione la necessità di dare attuazione operativamente ed in tempi rapidi alla parte della normativa vigente in materia di politiche sociali, la legge 11 del 2007, che all’articolo 38 prevede un coordinamento regionale permanente per la programmazione socio-sanitaria.
“Occorre applicare – ha spiegato l’assessore nel corso dei lavori – la normativa esistente, ciò che manca è infatti un’integrazione operativa, visto che sulla carta è prevista dalla legge di settore. Il rapporto tra sanità ed assistenza sociale sino ad ora si è caratterizzato per un alto tasso di conflittualità sui territori, che ne ha peggiorato, se non addirittura compromesso, l’erogazione dei servizi agli utenti, gravando pesantemente dal punto di vista dei costi sul bilancio regionale. Un’integrazione vera, e non più soltanto teorica, consentirebbe agli utenti di beneficiare di cure e prestazioni appropriate e alla Regione di procedere sulla strada già intrapreso del risparmio e della razionalizzazione dei costi”.
L’assessore Russo ha anche provveduto ad insediare nelle more del tavolo un gruppo di lavoro tecnico, composto dai dirigenti dell’Assessorato Assistenza sociale e dell’Area tecnica di coordinamento della Sanità, per addivenire in tempi rapidi alla stesura di un primo documento d’indirizzo delle politiche socio-sanitarie campane.
La piattaforma si propone di affrontare la problematica su tre piani diversi ma tra loro complementari: un sistema di accreditamento unico per le prestazioni territoriali (siano esse sanitarie o sociali), l’integrazione operativa tra Ambiti e Distretti sanitari, la definizione dei criteri di ripartizione delle risorse in base ai livelli essenziali di assistenza.
Il tavolo si aggiornerà non appena sarà pronto il documento tecnico scritto dal gruppo di lavoro regionale.