Continua, senza sosta, l’attività di controllo del territorio da parte del Comando di polizia municipale di Castellammare di Stabia, guidato da Antonio Vecchione.
All’alba di questa mattina, una squadra di agenti, in collaborazione con i tecnici del Comune, ha effettuato un sopralluogo all’interno dell’ex Casa del Fascio, dove si è scoperto che alcuni locali della struttura erano stati occupati abusivamente e trasformati in ambienti di ricovero per cittadini extracomunitari. Le stanze, in pessime condizioni igienico-sanitarie, sono state sigillate dai tecnici comunali, che hanno provveduto anche a sbarrare l’ingresso della struttura, risultato manomesso.
“L’operazione condotta con tempestività e professionalità dalla polizia municipale, anche con la partecipazione di personale della nuova sezione operante in borghese, ha consentito, ancora una volta, di ripristinare le condizioni di legalità in città, non appena si è avuta contezza dell’occupazione abusiva in atto”, ha dichiarato il sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio.
“Nel complimentarmi ancora una volta con la polizia municipale, rinnovo alla città l’impegno mio e di tutta l’Amministrazione a non dare tregua a ogni forma di illegalità, dalla più piccola e insignificante alla più grande e macroscopica”, ha concluso il sindaco.
«Bene, l’operazione di contrasto all’immigrazione clandestina condotta, in data odierna, dagli uomini della Polizia Municipale diCastellammare di Stabia, i quali hanno sgomberato dall’ex Casa del Fascio alcuni extracomunitari, che avevano occupato l’edificio pubblico in maniera abusiva» è quanto ha sostenuto il consigliere comunale di opposizione, Antonio Sicignano, leader del Cdl stabiese, ch nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme sicurezza, a causa della presenza di molti immigrati irregolari ed extracomunitari nei quartieri cittadini.
«Ciò dimostra,- spiega – ancora una volta, che quando abbiamo lanciato l’allarme sicurezza, in merito alla accresciuta presenza sul suolo cittadino di extracomunitari ed immigrati irregolari, poco avvezzi al rispetto della legge e delle regole cittadine, ci abbiamo visto giusto. A questo punto, si rileva a nostro avviso doveroso e necessario procedere, così come abbiamo proposto noi nei giorni scorsi, ovvero al censimento della popolazione extracomunitaria e di immigrati irregolari, che stazionano in alcuni quartieri cittadini tra cui il centro antico»
«Voglio ricordare che essa non è affatto una misura frutto di intolleranza, ma uno strumento necessario per tutelare soprattutto gli stranieri che vivono in queste situazioni di degrado, ed in particolare i minori, affinché siano tolti dalla clandestinità e dall’ombra, edaffinché sia dato loro un futuro. Allo stesso tempo è necessario togliere dall’ombra quegli extracomunitari disperati e violenti, che rischiano di finire nei circuiti criminali o alle dipendenze della Camorra»
«Sia ben chiaro il censimento non è una cosa che ci siamo inventati noi, ma si tratta di una misura già adottata con successo in altre città ed in ambito nazionale dal Ministro Maroni, il quale nel 2008 ricorse a tale strumento per risolvere l’emergenza “Rom”. In tale occasione fu, infatti, dato mandato ai prefetti di Roma, Milano e Napoli, di effettuare un censimento negli insediamenti “Rom” delle tre città».
«Ebbene, nessuno fu deportato, espatriato o arrestato, ma fu solo redatto un importantissimo rapporto dettagliato, che poi fu consegnato al ministro dell’Interno, che agì di conseguenza, sulla base di documenti concreti».