Castellammare: spara al padre per difendere la madre, ai domiciliari. Non è tentato omicidio

Non esistono i presupposti per il tentato omicidio, dunque il 20enne Ivan Ferraiuolo è in stato di arresto ai domiciliari presso la sua abitazione a via Don Bosco, nel cuore del rione Savorito, a Castellammare di Stabia. Il 20enne era stato fermato lunedì pomeriggio, dopo aver ferito il padre Francesco Ferraiuolo con un proiettile esploso dalla sua pistola giocattolo modificata. L’uomo, 57 anni e già destinatario di un provvedimento restrittivo che gli vietava di stare in casa nelle ore diurne, si era ritirato a casa ed aveva cominciato ad inveire contro la coniuge 50enne, cominciando poi a picchiarla. In quel momento, il 20enne ha deciso di fermare il padre e l’unico modo che ha trovato è stato proprio esplodergli contro un colpo di pistola dalla sua arma giocattolo modificata. L’accusa di tentato omicidio è venuta a decadere dopo diverse ore di interrogatorio presso il commissariato di polizia di via De Gasperi, dove gli agenti guidati dal primo dirigente Luigi Petrillo e dal vicequestore Stefania Grasso hanno ascoltato le versioni dei tre protagonisti della vicenda, confrontandole con il racconto di alcuni vicini di casa ed i rilievi effettuati sul luogo dell’aggressione. Il 20enne è stato comunque arrestato per lesioni personali dolose e aggravate e possesso di arma da fuoco, accuse per le quali sarà giudicato con rito direttissimo. Gli inquirenti adesso stanno valutando l’ipotesi di denunciare nuovamente anche il 57enne Francesco Ferraiuolo, il quale durante le ore diurne non potrebbe frequentare la sua abitazione, proprio perché destinatario di un provvedimento restrittivo ad hoc per passate violenze in famiglia. Lo stesso 57enne, una volta medicato, presso l’ospedale San Leonardo, è stato giudicato guaribile in circa 20 giorni per le ferite ad una mano e ad una gamba provocate dal proiettile.

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