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Nuova strada a Sant’Antonio Abate: via della “Monnezza”

Lo scorso 26 settembre l’amministrazione Varone annunciava la conclusione della bonifica del territorio dai rifiuti pericolosi. Attraverso la stampa locale, il vicesindaco  Dott. Alfonso Manfuso dichiarava conclusa la fase di risanamento e lamentava eccessi di allarmismo da parte di cittadini perché, dopo avere riscontrato sul territorio massicce quantità di materiali pericolosi, come: oli esausti; bitume; medicinali agrari; eternit etc…, gli stessi manifestavano preoccupazione per la probabile contaminazione  della falda acquifera, che è poi la stessa utilizzata dagli agricoltori per irrigare i campi. Ad una settimana dal termine della bonifica, l’associazione “Città Attiva”, impegnata nel monitoraggio degli sversamenti sul territorio da oltre un anno (www.cittattiva.net), è ritornata sui luoghi riscontrando alcune anomalie. Pur prendendo atto dell’intervento eseguito, ha inteso doveroso sollevare dubbi sull’efficacia dell’azione di  bonifica. Il 14 ottobre 2010, senza destare “allarmismo” l’associazione chiedeva formalmente un incontro all’assessore Alfonso Manfuso, per fare il punto della situazione e per informare il Comune che presso il canale Casarielli, sito dichiarato bonificato, vi è materiale pericoloso palesemente sotterrato, coperto da vegetazione. Inoltre, in via Paludicella vi sono 700 metri circa di discarica abusiva attigua  all’autostrada A3 Napoli-Salerno. Il vicesindaco, ad oggi non ha ancora risposto alla richiesta d’incontro. Pertanto Città  Attiva  chiede:  Quali sono i siti bonificati?; A quanto ammontano i costi di bonifica? Quali sono gli esiti dell’istituzione delle guardie ambientali? A proposito dell’eccessivo clamore lamentato dal Dott. Manfuso si ricorda che questo è oggetto di interrogazione parlamentare presso: il Ministero dell’interno; il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del  Territorio; il Ministero delle Salute. Lo stesso è oggetto di: indagini del Nucleo Operativo Ecologico  dell’arma dei Carabinieri; probabili indagini della Capitaneria di  Porto nell’inchiesta  “Triangolo delle Bermude”;  accertamento di responsabilità della Polizia di Stato sezione Poste e Telecomunicazioni. Visto l’interessamento mostrato, non è lecito dubitare che vi sia da parte del dott. Manfuso una visione superficiale della problematica?. Chi ha adottato la politica della monnezza sotto il tappeto (sotto terra agli angoli delle strade)? Poi, come mai la bonifica non è riuscita a raggiungere la discarica di Via Paludicella?

Pasqualino D’Aniello


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