Neanche una estenuante patologia come il cancro ha ammorbidito la coscienza dell’ estorsore Luigi Loffredo 37enne nei confronti della povera donna vittima 47enne e malata. L’esosità di arricchirsi e l’incontenibile voluttà di accaparrarsi l’incasso della vittima, lo hanno indotto a perseguitare la donna, sequestrarla ed a tentare persino di ucciderla. Questi sono i reati che la polizia imputa al 37enne napoletano: Tentata estorsione continuata, sequestro di persona a scopo di estorsione nonché tentato omicidio. Il movente che aveva finalizzato la donna ad appoggiarsi a Loffredo era semplicemente quello di ricevere aiuto per lo svolgimento di determinate commissioni ( servizi di vario genere) in cambio di piccoli rimborsi. L’ uomo, venuto a conoscenza degli averi della donna ( si tratta di beni immobili che la donna aveva sia in Napoli che fuori napoli), ha iniziato ad esercitare una sorta di mobing psicologico al fine di costringere la vittima a cederne alcuni, accaparrandosi in questo modo l’incasso del ricavato. La 47enne, domenica si era recata in via Schipa a Napoli, per controllare le condizioni di uno degli appartamenti. L’uomo senza riflettervi due volte, l’ha pedinata da Caserta a Napoli, si è presentato in piena notte sul ciglio della porta dell’appartamento, è entrato in casa con la forza e qui, esercitando violenza sulla donna l’ha pesantemente malmenata frantumandole anche gli occhiali da vista. La donna, impaurita, tenta di allontanarsi ma è del tutto inutile. L’uomo la trascina di peso dal vialetto di nuovo all’ interno della abitazione. Urla e schiamazzi destano l’attenzione di un condomino che compone immediatamente il 113. La polizia, in seguito all’ avvertimento dell’uomo, si reca in Via Schipa, irrompe nell’appartamento e qui coglie in flagranza l’uomo intento a strangolare la povera vittima. La vittima viene liberata e il persecutore arrestato dagli agenti di polizia.
Emilia Carillo