Forte, fortissima, come in un fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia di un coinvolgimento diretto del Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti e del suo vicesindaco Giacinto Grandito, nei fatti a loro imputati. Entrambi avrebbero favorito con incarichi e consulenze ad “affidamento diretto”, società di servizi riconducibili direttamente a loro familiari, in particolare risulterebbe dagli atti che ben due società, la Medi Service Campana e la Men & At.Work s.a.s. del geometra Vincenzo Paolillo, che opera nel campo della prevenzione sanitaria e medica (legge 626/94), sarebbero di fatto di proprietà della moglie del fratello di Aliberti, la signora Maria Galasso, ottenitrice pertanto di molti “appalti lavoro” sia con il Comune di Scafati, sia con l’ACSE Spa, nonchè con AgroInvesta Spa.
Invero per quanto concerne il vice sindaco Grandito, avrebbe affidato ad una società di servizi esterna riconducibile al marito della sorella, il signor Cirillo Salvatore, e dove operano le sue due figlie, delicati compiti finanziari relativi all’operatività dell’ACSE Spa (altra municipalizzata del Comune di Scafati), dimenticandosi che lo stesso cognato è anche il segretario del Collegio dei Revisori dei Conti della stessa ACSE, come a dire “controllo e controllore”.
Su entrambi i fatti sta indagando la Magistratura. di Salerno, in città a partire da questa mattina si susseguono le voci di imminenti dimissioni di entrambi gli amministratori cittadini. Per Aliberti e Grandito si può ormai ben dire che piove sul bagnato, infatti entrambi già risultano indagati per la faccenda della “Cappella Gentilizia” assegnata alla moglie di Grandito. C’è poi la irrisolta faccenda delle assunzioni sospette alla GESET S.r.l. e ancora lo scandalo dei monumenti e dei loculi cimiteriali. È notizia di ieri che una commissione del Ministro Brunetta si sia insediata al Comune per il controllo di tutti gli incarichi e consulenze mancanti del requisito di “trasparenza”, così come previsto proprio dal protocollo sugli Enti Locali emanato dallo steso Ministro della Funzione Pubblica.
Paolo Celiberti