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Screening colon retto nella Asl Napoli 3 Sud, un modello di collaborazione interprofessionale

Nell’ambito di Pharmexpo 2010, a Napoli presso la mostra d’oltremare, il 27 novembre 2010 alle ore 9.00, su iniziativa dell’Asl Napoli 3 Sud è in programma un convegno (ecm) che ha l’obiettivo di presentare l’importante piano messo in campo per la prevenzione del tumore al colon-retto. Nel convegno sarà affrontata la problematica in tutti i suoi risvolti, epidemiologici, preventivi, clinici e terapeutici e saranno illustrati, insieme ai primi risultati,  le modalità operative del programma di screening che sta raccogliendo un notevole successo di adesione grazie alla capillarità di diffusione, alla facilità di accesso, alla collaborazione dei medici di famiglia, all’impegno delle farmacie territoriali e dei distributori farmaceutici. Le neoplasie del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per tumore, sia negli uomini  sia nelle donne, e sono a livello europeo in costante aumento: in Italia nel 2006 l’Istat ha registrato 9.752 morti fra gli uomini e 8.315 fra le donne. Per  il 2008 l’Istituto Superiore di Sanità ha stimato per  tutta l’Italia 28.233 nuovi casi fra i maschi e 19.397 fra le femmine; la stessa fonte stima per la Campania 1.887 casi fra i maschi e 1.209 casi fra le femmine. Nell’Asl Napoli 3 Sud ex Asl Na 4, dove lo screening è stato avviato nel gennaio 2010, sono stati registrati nel periodo 1997-2007 ogni anno, mediamente, 196 nuovi casi e 88 morti. I principali test di screening per la diagnosi in pazienti asintomatici sono la ricerca di sangue occulto nelle feci e la colonscopia; questi esami sono in grado di diagnosticare il tumore negli stadi più precoci, quando maggiori sono le probabilità di guarigione. Il Piano Nazionale di Prevenzione 2005-2007 propone, come strategia di screening per il tumore del colon-retto, la ricerca del sangue occulto nelle feci nelle persone di età compresa tra i 50 e 69 anni con frequenza biennale. “L’obiettivo – ha spiegato il Commissario Straordinario dell’Asl Napoli 3 Sud Vittorio Russo – è quello di uniformare la procedura ed estendere lo screening sul tutto il territorio aziendale”.

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