Berlusconi promette ancora: “Napoli pulita in due settimane”

Venerdì 26 novembre il Premier Berlusconi è giunto a  Napoli, e si è proclamato ottimista sulla questione rifiuti.  «In quanto tempo questa città potrà essere “guarita” dai rifiuti? In due settimane». Il Presidente del Consiglio annuncia che un altro miracolo avverrà in Campania? Sempre a Napoli avviene la smentita di quanto affermato dalla Lega, di non voler accettare i rifiuti campani nelle regioni da loro governate: «La Lega non dirà no alla richiesta d’aiuto per i rifiuti di Napoli. Ho parlato con i governatori del Veneto e Piemonte e l’atteggiamento è diventato positivo».

L’assessore all’igiene del comune di Napoli, Giacomelli, ha fiducia nelle parole del Presidente del Consiglio e dice anche: «Arriveranno trenta autocompattatori dalle città di Roma, Firenze, Bari, Torino e Milano per smaltire i rifiuti di Napoli». In più è prevista l’apertura di un’altra discarica a Salerno, per tamponare l’emergenza, e la Puglia accoglierà la frazione umida tritovagliata.

Certamente, dopo aver dimostrato di non essere Dio in terra quando ha detto che Napoli sarebbe stata ripulita in tre giorni, l’opinione pubblica non si fida più delle sue promesse. La città resta colma di 3000 tonnellate di spazzatura. La gente passeggia tra rifiuti e strade allagate dalla pioggia.

Dopo il precedente stop del Quirinale del decreto che cambiava la legge 123/08, a cui non è piaciuto lo scaricabarile tra le varie istituzioni comunali, provinciali e regionali per quanto riguarda la questione dello smaltimento rifiuti, Napolitano ha finalmente firmato la chiusura anticipata di Cava Vitiello e di altri due siti da adibire a discariche sempre in Campania, l’invio dei 150 milioni di euro per i termovalorizzatori e la gestione rifiuti nelle mani di Caldoro, il Presidente della Regione Campania.

Giovanna Sorrentino

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