Sciolto finalmente il nodo sulla costruzione dei termovalorizzatori. Le perplessità del Colle sul ddl hanno prevalso: sarà infatti il governatore Stefano Caldoro a nominare i commissari che appalteranno gli impianti da costruirsi a Salerno e Napoli est. Ciò avverrà dopo aver «sentito» le Province, e non in raccordo con esse come era stato paventato all’inizio. Proprio l’ambiguità del decreto aveva spinto il capo dello Stato a non firmare subito, e tensioni interne al Pdl tra i vertici campani avevano fatto sì che il decreto venisse riscritto ben otto volte. Dunque, usciti di scena Cesaro e Cirielli, le gare (tra l’altro già avviate) saranno gestite dai nuovi commissari. A Salerno le gare erano partite già ben due volte: una volta per mano del sindaco Vincenzo De Luca, l’altra per mano di Edmondo Cirielli, presidente della Provincia di Salerno. Tra i due si scatenò un conflitto istituzionale per la gestione dell’appalto e dell’impianto. Proprio l’altro ieri il sindaco «sceriffo», allarmato dall’incertezza che ancora permaneva sulle competenze in merito al termovalorizzatore, aveva tuonato contro i «cialtroni» della politica: «Il termovalorizzatore lo facciano nel giardino della casa di Cosentino». La scelta del governo dovrebbe finalmente sbloccare la situazione. Il Colle aveva espresso perplessità anche riguardo alle discariche, non individuate nella norma. A tal proposito è intervenuto lo stesso Caldoro: «Le due zone, dove già la provincia ha avviato consultazioni, sono relative all’area nolana ed a quella a nord di Napoli».
Antonio Averaimo