PON Sicurezza: banche dati per gli immigrati impiegati in agricoltura

Realizzare un sistema di banche dati su scala subregionale e subprovinciale nel quale confluiranno informazioni sulle attività degli immigrati impiegati in agricoltura. E’ questo l’obiettivo del progetto “L’impiego degli immigrati in agricoltura nelle regioni italiane dell’Obiettivo Convergenza”, approvato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013”. Il progetto, finanziato con un importo pari a 1.178.727 euro, è stato presentato dal Ministero delle Politiche agricole e sarà realizzato dall’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA), ente pubblico di ricerca sottoposto alla vigilanza dello stesso Ministero. Le regioni interessate sono Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Nelle banche dati confluiranno elementi informativi su numero complessivo dei lavoratori immigrati impiegati nel settore agricolo, livello di istruzione, provenienze territoriali e motivazioni all’ingresso. Verranno monitorati, inoltre, i rapporti di lavoro con le imprese agricole – forme contrattuali, orari di lavoro, retribuzioni – , i servizi di accoglienza e le politiche pubbliche attuate in materia dagli enti locali. Il progetto rientra nell’ambito dell’Obiettivo Operativo 2.1 “Migliorare la gestione dell’impatto migratorio” e intende favorire l’integrazione degli immigrati e soprattutto impedirne lo sfruttamento da parte della criminalità organizzata.

Le indagini che l’INEA realizza da oltre 20 anni dimostrano che il ricorso alla manodopera straniera nel settore agricolo è ormai diventato un fenomeno strutturale. Queste indagini evidenziano che nelle regioni Obiettivo Convergenza la stagionalità degli immigrati, legata alla discontinuità delle esigenze del settore, non favorisce l’inserimento dell’individuo ma, al contrario, ne aumenta lo sfruttamento. Nel 2009 il numero totale di stranieri impiegati nelle quattro regioni è stato di 52.469 (di cui 16.540 regolari) così distribuiti: 44 % in Puglia, 22 % in Campania, 19 % in Calabria e 15 % in Sicilia.

Le banche dati realizzate con i fondi del Pon Sicurezza, il Programma cofinanziato dall’Unione Europea di cui è titolare il Ministero dell’interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza, avranno come destinatari i principali soggetti istituzionali e anche locali a vario titolo impegnati e attivi sul fenomeno degli immigrati impiegati in agricoltura.

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