La mortificazione e il dolore conducono la madre di Carlo Pellegrino, napoletano, 30enne, ad una succitata confessione. L’uomo, ora, è sottoposto a fermo di polizia giudiziaria da parte degli agenti del Commissariato di Scampia per rapina aggravata e violenza ripetutamente esercitata verso i propri famigliari. Dal racconto della madre emerge che già da tempo, l’uomo, avanzava ai membri della famiglia, incessanti richieste di denaro e, dinanzi a qualsiasi forma di rifiuto, assumeva degli atteggiamenti poco ortodossi che spesso (quasi sempre) portavano alla violenza fisica e psicologica. La goccia che fa traboccare il vaso, giunge proprio al 24esimo giorno di sopportazione da parte della donna, che, dopo una notte trascorsa in macchina, rientrava in casa e trovandosi di fronte il figlio Carlo (che non ha esitato, ancora una volta, a chiederle soldi e ad aggredirla con calci e pugni), ha dovuto far ricorso a specifiche cure sanitarie. Dunque, per evitare un ulteriore peggioramento della situazione, la donna, si è recata al Commissariato per sporgere denuncia contro il figlio. Gli agenti si sono così diretti presso un appartamento in via Cupa di Santa Cesarea dove hanno bloccato e fermato il Pellegrino.
Emilia Carillo