Per onestà di cronaca, peraltro, non si però tacere il fatto che il pur, provvidenziale intervento, dell’Esercito è stato circoscritto a circa 30 tonnellate di rifiuti.
Le restanti 500 tonnellate sono state rimosse dai lavoratori della Società Multiservizi che si sono sottoposti ad un pesantissimo tour de force per liberare la città dai rifiuti.
Questa precisazione non intende in alcun modo aprire una contesa, né, tanto meno, sminuire il contributo dell’Esercito al quale, si ripete, vanno confermate e ribadite le dimostrazioni di simpatia e di ringraziamento della popolazione stabiese e, più in generale, dell’intero popolo italiano.
E’, peraltro, inevitabile dover rimarcare con forza l’importante impegno e l’abnegazione manifestato, per l’ennesima volta, dai lavoratori della Società Multiservizi.
Una visione semplificata, ma purtroppo, largamente condivisa, sottopone tali lavoratori ad aprioristici giudizi negativi, secondo un diffuso clichè: assenteisti, vagabondi, inetti.
Ciò che è successo in questi giorni dovrebbe contribuire a superare questo assurdo stereotipo.
Fiadel invita la cittadinanza a considerare i fatti e a valutare i lavoratori della Società Multiservizi, esclusivamente, su questi.
Quando è stato necessario superare situazioni di crisi, i lavoratori della Società Multiservizi, erano lì, tutti presenti,
Quando in strada si sono accumulate tonnellate di rifiuti, gli stessi lavoratori, erano lì, tutti presenti.
In tutti i casi in cui il loro contributo si è reso necessario, erano lì, tutti presenti.
Senza defezioni, senza opportunismi con un solo obiettivo: risolvere il problema.
Oggi è giusto essere grati all’Esercito, ma è altrettanto corretto avere il coraggio di cambiare l’opinione sui lavoratori della Società Multiservizi.
Perché, in un sistema dove tutto è incerto, tutti noi abbiamo una certezza: la prossima volta che sarà necessario, i lavoratori della Società Multiservizi, saranno lì, tutti presenti.
Incuranti dei giudizi negativi, perché fedeli alla loro onestà.
Fiadel
Federazione Provinciale di Napoli
Francesco Gargiulo