Sull’ennesimo crollo all’interno degli Scavi di Pompei è intervenuta anche la Soprintendenza che ha diramato una nota ufficiale, nella quale ha anche ammesso che alcuni lavori di consolidamento della struttura crollata erano stati pochi mesi fa, ma non sono serviti ad evitare il cedimento. «Il crollo – si legge nella nota – è dovuto alle eccezionali precipitazioni temporalesche che hanno interessato negli ultimi giorni l’area campana, causando uno smottamento di terreno a Pompei, nell’area non scavata posta a nord della casa del Moralista. Tale smottamento ha interessato, piegandola in più punti e scalzandola, la viminata a gradini posta a protezione della scarpata e ha determinato il crollo del muro perimetrale nord del giardino della casa del Moralista. Tuttavia – aggiunge la Soprintendenza in una nota ufficiale – e si tratta di un muro grezzo, già ricostruito nel dopoguerra dopo che quello originale era andato completamente distrutto a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, come risulta agli atti. Il muro, proprio quest’anno, era stato oggetto di un intervento di consolidamento e messa a piombo ed era stato inoltre protetto con viminate sistemate su terrazzamenti. La violenza dei fenomeni atmosferici ha travolto le opere di protezione. Nessun pericolo invece si ravvisa per la casa del Moralista stessa».
Dell’accaduto sono stati informati immediatamente anche il Ministro Sandro Bondi e le autorità ministeriali. Proprio il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, informato dalla direzione degli scavi archeologici di Pompei riguardo l’entità del cedimento avvenuto questa mattina all’interno della Casa del Moralista, ha dato incarico al Soprintendente e al direttore dei lavori di continuare nell’opera di monitoraggio del sito. «Occorre circostanziare con prudenza l’accaduto – dichiara il Ministro Bondi – ed evitare ogni inutile allarmismo. La situazione a Pompei è continuamente monitorata dai tecnici della Soprintendenza, con i quali sono in costante contatto avendo ricevuto ogni rassicurazione su quanto avvenuto: il cedimento non ha riguardato né coinvolto alcun manufatto di rilievo o di pregio storico, artistico o archeologico».
«Quello che è crollato stamani a Pompei – spiega il direttore degli scavi Antonio Varone – è un muro grezzo del giardino della casa del Moralista ricostruito nel secondo dopoguerra perché quello originale era stato distrutto da un bombardamento. Il crollo è dovuto a fenomeni atmosferici inusuali, ma la casa del Moralista non è a rischio crollo». In ogni caso, aggiunge: «Volevo sottolineare che questi fenomeni atmosferici sono da considerare veramente inusuali, tali appunto da superare anche le protezioni da noi poste in essere».
Foto: Gennaro Manzo