La giornata di martedì è stata finora quella più importante per quanto riguarda la protesta studentesca per bloccare la riforma universitaria. Nel giorno in cui si decidono al Parlamento le sorti della riforma sull’università italiana, Napoli è stata invasa da un maxi-corteo, a cui hanno preso parte tutte le facoltà della università Federico II, Seconda Università, L’Orientale e numerose scuole superiori: le stime si aggirano intorno alle tremila presenze, nonostante le pioggia costante della mattinata.
Le tappe del corteo, che è partito da un concentramento iniziale a piazza del Gesù, hanno coperto un lungo tragitto nel centro di Napoli: dapprima la breve sosta alla Prefettura, poi il corteo ha proseguito verso la sede della Giunta regionale, dove sono stati lasciati alcuni sacchi dell’immondizia come segno della protesta. Poi e’ stata la volta della sede de “Il Mattino” , oggetto di pesanti critiche a causa di un “tendenzioso schieramento contro gli studenti in lotta”, apparso in questi giorni sulle pagine del quotidiano. La tappa ultima è stata, poi, la sede di Confindustria a piazza Trieste e Trento, dove agenti di polizia in assetto anti-sommossa hanno accolto l’arrivo del corteo: scongiurato il pericolo di tafferugli, vista la natura pacifica del corteo, non è stato comunque risparmiato il lancio di uova contro gli agenti. Man mano poi il corteo è andato scemando verso piazza Vittoria.
Gli umori degli studenti in lotta sono positivi, come dice Umberto, studente di lettere alla Federico II, che si dice “convinto che qualcosa di nuovo , diverso dalle precedenti proteste, stia nascendo tra gli studenti”. Anche Andrea, studente di scienze politiche alla università L’Orientale, è fiducioso, ma lancia un monito: “Distinguiamo gli studenti in vera protesta da chi invece professa ma poi finisce per non esercitare i propri diritti di studente,insomma da chi è solo in cerca di un motivo per fare danni agli altri in primis”.
L’importante manifestazione di questa giornata, è stata appoggiata da vari presidi di facoltà (ingegneria, architettura) che hanno invitato i docenti a non sostenere le lezioni, per permettere agli studenti di partecipare alla manifestazione.
Gli studenti hanno occupato la sede della facoltà di lettere e filosofia della Federico II , nei prossimi giorni si terranno assemblee per decidere le prossime iniziative di protesta; anche le scuole appoggiano la contestazione, all’elenco già numeroso di scuole occupate si sono aggiunti anche il liceo “Pansini” e il liceo “Umberto”.
Mario De Angelis