N.P.S. Italia (Network Persone sieropositive) Onlus sez. Campania, Arcigay Napoli, Casa alloggio Sisto Riario Sforza (Cica), Comunità Il Millepiedi (Cnca), Jerry Essan Masslo, V.o.l.a. (Volontari Ospedalieri Lotta all’Aids), A.n.n.a. (Associazione Nazionale No Aids) e Anlaids sez. Campania hanno deciso di aderire a questo coordinamento. Tutte le associazioni hanno intenzione di costituire, con le loro specificità, una rete integrata e coordinata di servizi sociali alla persona che riceve una diagnosi di sieropositività/aids che possa consentire di non sentirsi disorientati e quindi di trovare il sostegno di cui si ha bisogno, nonché di provvedere al grosso tema della prevenzione.
Le associazioni intendono «promuovere la formalizzazione e la successiva istituzionalizzazione di una Consulta Regionale della Campania delle Associazioni per la lotta all’Aids, così come accade nella maggior parte delle regioni italiane, ispirandosi alla Consulta Nazionale». «A prescindere da un auspicato riconoscimento istituzionale – spiegano i rappresentanti delle associazioni – con questo appello-manifesto programmatico intendiamo raccogliere adesioni al fine di creare una rete sociale di soggetti che già si muovono nel campo, attorno a delle linee guida condivise. In generale pensiamo che la Consulta Regionale debba porre I’accento soprattutto alle questioni informativo-educative, psico-sociali, etiche, dell’assistenza e della prevenzione».
Informazione, sostegno, assistenza e prevenzione sono i cardini intorno ai quali costituire la Consulta. «Nello specifico della situazione campana – scrivono le associazioni – riteniamo doveroso censire l’accesso al test Hiv/Aids, sia a livello delle strutture pubbliche che private. Nell’ambito della promozione pensiamo di debbano attivare campagne di prevenzione e informazione mirate e coordinate sul territorio sia nelle scuole che nelle università che nei luoghi di maggiore aggregazione con riferimento all’Hiv/Aids e alle Mst in generale. Nell’ambito dell’assistenza promuovere azioni continuate nel tempo che sostengano le istanze e i bisogni delle persone sieropositive e con Aids, con particolare riguardo alla salvaguardia dei diritti civili e sociali. Infine, vigilare ed intervenire sul territorio regionale e ovunque si renda opportuno per mettere in atto o favorire ogni iniziativa per la riduzione delle discriminazioni per i soggetti svantaggiati e promuovere inoltre ogni azione orientata al miglioramento della qualità della vita delle persone sieropositive.
Proprio in occasione del primo dicembre 2010, le associazioni faranno un appello «alla Regione e al Presidente Caldoro affinché incontri quanto prima la neonata realtà, ma che già può contare su decenni di esperienza dei singoli soggetti componenti, affinché possa essere resa ad horas parte integrante del sistema della sanità campana».