Piano Urbanistico Comunale, i floricoltori abatesi reclamano più spazi e opportunità di sviluppo per il settore ortofloricolo. Si è tenuto presso la Cooperativa floricola “Sant’Antonio” in via Marna, un incontro tra i diversi floricoltori abatesi per discutere del difficile periodo di crisi che sta attraversando l’intero comparto e l’assenza di iniziative intraprese per rilanciare il commercio floricolo locale. Tematica principale affrontata durante l’incontro è stata l’approvazione in giunta comunale del Puc, che secondo i floricoltori ed i commercianti del settore, non prevede nessuna opportunità di rilancio e di sviluppo nei prossimi anni per il settore floricolo e quello orticolo, nonostante il grave periodo di crisi che attanaglia a tutt’oggi l’agricoltura abatese. Rammarico e delusione da parte della maggior parte dei partecipanti che hanno discusso dei diversi problemi esistenti per il comparto agro floricolo e delle possibili iniziative che potrebbero essere intraprese per rilanciare il settore agricolo abatese. Presenti durante l’incontro dei floricoltori anche alcuni tecnici del settore che hanno tenuto a rammentare com’è ancora possibile usufruire degli incentivi regionali per rilanciare l’agricoltura in Campania previsti fino al 2013. Secondo quanto deciso a conclusione della riunione tenuta dai floricoltori, nei prossimi giorni saranno presentate delle precise osservazioni al Piano urbanistico comunale, secondo quanto previsto dalle disposizioni dettate dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Varone. “Secondo le tabelle ed i grafici osservati in questi giorni, non abbiamo riscontrato nessun tipo di spazio o opportunità per rilanciare l’agricoltura abatese – tiene a commentare uno dei floricoltori presenti – così come non saranno previste nessun agevolazioni per rilanciare le attività dei floricoltori. Gli spazi resi noti sono destinati ad altre attività, mentre aree di sviluppo ed incremento per le nostre lavorazioni floricole, come serre, terreni attrezzati e vivai, mancano del tutto dal Puc presentato ed approvato in giunta comunale”. Un altro floricoltore tiene a sottolineare la mancanza di iniziative per incrementare il commercio floricolo al di fuori del territorio comunale, nonostante l’amministrazione comunale organizzi annualmente una fiera floricola: “Purtroppo sono anni che il settore floricolo tende gradualmente a ridimensionarsi, nonostante i sacrifici e gli sforzi che spendiamo quotidianamente per le lavorazioni nei campi e nelle serre. Dobbiamo – continua l’agricoltore – proporre all’amministrazione comunale di creare nuove iniziative per promuovere i nostri fiori al di fuori di Sant’Antonio Abate e la fiera annuale dei fiori ormai non basta più. Servono iniziative concrete e sostegni economici veri alle nostre aziende floricole per eseguire la riparazione ed in alcuni casi l’intera sostituzione degli impianti ormai fatiscenti e mal funzionanti”. Anche il promotore dell’incontro, il floricoltore Pasquale Coppola della Cooperativa agricola “Sant’Antonio” di via Marna è risentito per l’esclusione dal Puc approvato in giunta comunale di aree appositamente previste per rilanciare l’agricoltura e la floricoltura a Sant’Antonio Abate come serre, terreni attrezzati e vivai: “Abbiamo sentito la necessità di riunirci come floricoltori per discutere delle difficoltà che sta attraversando il comparto agricolo, ma soprattutto per discutere delle possibilità del Puc riservate per noi agricoltori. Purtroppo dobbiamo prendere atto – sottolinea il promotore dell’incontro – che il Puc presentato non favorisce il nostro comparto perché non sono state previsti spazi e opportunità per rilanciare l’agricoltura abatese, nonostante buona parte dell’economia del nostro paese si basa sulla stessa agricoltura. Domani terremo un altro incontro presso un ristorante abatese durante il quale decideremo le osservazioni da presentare al Puc presentato dall’amministrazione comunale del sindaco Antonio Varone ed in particolare chiederemo di dare più attenzione per gli agricoltori ed i floricoltori abatesi apportando delle modifiche al Puc con la previsione di nuove aree per i floricoltori per la realizzazione di serre, terreni attrezzati e vivai. Inoltre – continua Pasquale Coppola – chiederemo alla stessa amministrazione comunale di adoperarsi al più presto per promuovere nuove iniziative per rilanciare il nostro comparto floricolo, ormai pesantemente in difficoltà e poco competitivo sul mercato provinciale e regionale, soprattutto tenendo conto dell’opportunità dei contributi regionali ancora disponibili fino al 2013 per le aziende agricole. Le nostre aziende – conclude il floricoltore abatese – hanno bisogno di incentivi e di contributi economici per rilanciare il commercio dei fiori, per provvedere alle riparazioni delle strutture agro-floricole e per creare nuove serre che possano permettere di lavorare in condizioni migliori. Diversamente, tra pochi anni il settore floricolo abatese rischierà di scomparire”.
Vincenzo Vertolomo