Scavi di Pompei: personale delle società concessionarie in stato di agitazione

Le lavoratrici e i lavoratori dell’Audiovideotour, di Civita Musea e di Pierreci Codess Campania,

in lotta  per la salvaguardia dei livelli occupazionali, per non disperdere le preziose competenze professionali acquisite nel corso dello svolgimento dei loro rapporti di lavoro, in Assemblea Straordinaria il 2 dicembre 2010 presso gli Scavi di Pompei Porta Marina Superiore

–        informati dalle proprie RSA Filcams-CGIL sullo stato della vertenza dell’inserimento delle cosiddette «clausole sociali» (mantenimento del posto di lavoro nel cambio appalto e della tipologia contrattuale) nei capitolati di appalto dei servizi aggiuntivi, e del diniego, da parte del MIBAC “ad inserire nel proprio bando di gara la clausola sociale, tesa ad imporre all’azienda concessionaria del nuovo appalto,  il riassorbimento della totalità del  personale impiegato nella precedente azienda aggiudicataria, fondato su una asserita violazione della libertà di iniziativa privata, ai sensi dell’art. 41 della Costituzione appare errato e fuorviante”.

–        NEL CONSTATARE che il tavolo tecnico istituito presso il Ministero dei Beni Culturali, ad oggi non ha prodotto alcun risultato

–        NEL PRENDERE ATTO che solo ieri è stata riconvocata la riunione del tavolo tecnico- per stasera -, al fine di trovare una soluzione per il mantenimento dei livelli occupazionali presso i servizi aggiuntivi  sui siti archeologici e i poli museali, e che, solo oggi, finalmente la Confcommercio si è detta disponibile a firmare un protocollo specifico per il MIBAC con le parti sociali, per inserire nel terziario la clausola di salvaguardia.

Dopo ampia discussione e confronto, hanno espresso una forte preoccupazione sui tempi e sugli esiti della vertenza. Le lavoratrici e i lavoratori considerando che una tardiva soluzione ricadrebbe sui livelli occupazionali e sulle professionalità esistenti, hanno proclamato lo stato di agitazione fino alla risoluzione della vertenza.

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