Cinque associazioni gragnanesi scendono in campo per difendere la stazione ferroviaria di Gragnano. Su proposta di Dimensione Civica, anche il “Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari”, l’associazione “ProNatura” Castellammare di Stabia e Monti Lattari, “Gragnano Giovane” e l’associazione “Disabili Gragnano e Monti Lattari” hanno sottoscritto una richiesta potenziamento tratta ferroviaria Gragnano-Castellammare e il contestuale annullamento della soppressione della tratta stessa, paventato qualche giorno fa dal sindaco stabiese, Luigi Bobbio.
Il documento è stato inviato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli; all’Amministratore Delegato Trenitalia, Mauro Moretti; al Governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro; all’Assessore regionale ai Trasporti e alle Attività Produttive, Sergio Vetrella; al Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro; all’Assessore provinciale ai Trasporti Antonio Pentangelo; al sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca; e proprio al sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
Ad inviare la richiesta Terenzio Morgone, che ha incassato il via libera dai presidenti delle altre associazioni Giuseppe Di Massa, Catello Filosa, Luca De Riso e Salvatore Mosca.
Da anni si parla di potenziamento della storica tratta ferroviaria, con eventuale cancellazione per far posto ad un tram veloce che possa collegare il centro di Gragnano direttamente con Castellammare di Stabia per raggiungere anche il porto turistico di Marina di Stabia. Tutto questo, sfruttando la linea elettrica pienamente funzionante anche se inutilizzata poiché tra Gragnano e Torre Annunziata transitano solamente treni alimentati a gasolio. E qui arrivano i disagi: i “trenini” creano notevoli problemi di inquinamento, mentre il sistema di passaggi a livello resta obsoleto e legato a “pedali” che allungano le attese degli automobilisti e creando ingorghi e problemi al traffico veicolare.
Inoltre, negli ultimi mesi l’utenza pendolare è aumentata, mentre i problemi di traffico, di parcheggio e di inquinamento che attanagliano sia Castellammare che Gragnano potrebbero presto spingere entrambe le amministrazioni comunali a limitare sensibilmente l’utilizzo delle automobili preferendo i mezzi pubblici. Tra le ragioni del documento, l’unico collegamento tra il “Parco Imperiale” e il centro cittadino gragnanese.
Per tutti questi motivi, le cinque associazioni hanno chiesto di non sopprimere la tratta ferroviaria e, anzi, di potenziarla, chiedendo di individuare una soluzione per portare una biglietteria nei pressi della stazione di Gragnano, di sostituire la pensilina, riparare l’obliteratrice, rendere visibili gli orari dei treni e rendere la sala d’attesa accessibile sempre durante gli orari previsti per l’arrivo e la partenza di treni.
Dario Sautto