Il Consiglio regionale ha preso atto della decadenza del consigliere del Pdl Pietro Diodato, sulla base della decisione della giunta delle elezioni di presa d’atto della sua cancellazione dalle liste elettorali, a seguito di una pena accessoria comminata da una sentenza giudiziaria passata in giudicato (per un reato relativo a disordini elettorali avvenuti nel 2001 presso un seggio elettorale di Pianura). “Siamo pronti a riunirci anche di notte se la giustizia gli darà ragione”, ha commentato il presidente dell’assise regionale Paolo Romano. Ieri Diodato aveva tentato l’ultima mossa: la diffida ai consiglieri regionali. Ciò non gli è valso però ad evitargli l’addio all’assemblea, ed ora verrà presentato al Tar, come preannunciato alla vigilia della decisione del Consiglio. Al suo posto subentrerà l’ex sindaco di Pozzuoli Pasquale Giacobbe. Una curiosità: anche Giacobbe fu al centro di una vicenda giudiziaria risalente al 1999, quando era assessore comunale. Nel 2006 fu condannato in primo grado a sei mesi di reclusione (pena sospesa) per abuso d’ufficio (reato che già all’atto della sentenza risultava prescritto e rientrante nell’indulto).
Antonio Averaimo