Evoluzioni contemporanee di un look femminile, graffiante e cosmopolita. Strizzan
ti l’occhio alle eredità musicali anni Ottanta. Sul filo del (sexy) grunge con incursioni hard rock. Ecco giubbini jeans abbinati a micropochette da sera e portati su parka military; maglie stropicciate e tagliuzzate tanto da sembrare quasi logore. L’ispirazione è lo stile dei Nirvana e dei Breeders, idoli di una generazione a tratti decadente, amata dai designer per il look eclettico e bohèmien.
L’ispirazione? La collezione della scorsa stagione di DSquared2: grinta da vendere e sovrapposizione ad arte dei capi: supermini in denim su leggings di pelle; bolero di pelle senape sulla giacca di jeans; gilet da byker sulla t-shirt aggressiva; giacca da sera solcata da cascate swarovski e maglia lunga a mo di tunica; abiti lunghi da diva anni ’30 svolazzanti- grazie ai teli sbiechi-portati con il giaccone military style o chiodi; t-shirt con scritta e gonne con piume; gilet in pelle borchiati su felpone grigie; maculato a sorpresa. E poi ancora pants alla pescatore, camicie a scacchi dal sapore preppy e il tocco décor di cappelli- berrettoni tricottati e berretti- e scarpe- sandali gioiello e anfibi- easy freak. Chiave di volta il denim: stripped used boggy d’ispirazione maschile.
Creativo il modo di portare i maglioni in lana come fossero sciarpe e le cinture da uomo annodate in vita pronte a segnarla anche sugli abiti più eleganti.
Un look trasversale e trasgressivo, dunque democratico. Ricercatezza e casual come per le spille d’antan pronte a chiudere le sciarpe. Il grunge torna in passerella e nella vita con l’arte di stratificare. Pesi e lunghezze; lampi fluo, tinte acide, allegre con quelle più arrabbiate; maxipull, borchie e sneakers. Un’arte che s’improvvisa ogni giorno, mischiando e, senza dubbio, rischiando.