La Facoltà di Giurisprudenza di Nola dell’Università Parthenope, ha organizzato per lunedì 6 dicembre alle ore 11.00 un incontro dal titolo “L’Università a Nola tra riforma Gelmini e sostegno del territorio”. All’incontro sono stati invitati tutti i sindaci dell’Agro-Nolano e del Vesuviano, nonchè i rappresentanti politici regionali e nazionali di schieramenti politici di maggioranza e opposizione per discutere delle forme di sostegno alla presenza dell’Università a Nola.
Il problema in pratica è rappresentato dalla necessità di dare una sistemazione al gran numero di studenti (circa 6mila), che sono iscritti alla facoltà di piazza Giordano Bruno. Al contempo le recenti riforme legislative stanno creando notevoli problemi per l’esistenza stessa delle sedi universitarie decentrate, come quella di Nola. Per assicurare agli iscritti una serie di spazi accettabili l’Ateneo spende in città attualmente circa 100mila euro all’anno, ma è una cifra che non è sopportabile a lungo per le casse dell’Università. In questo momento le uniche aule per l’insegnamento usate senza spese dalla Parthenope a Nola sono quelle della sede centrale di Piazza Giordano Bruno: le altre sono in locazione a costi molto alti. Anche la ristrutturazione di nuove possibili sedi messe di recente a disposizione della facoltà di giurisprudenza, grazie alla disponibilità del Comune di Nola, necessitano comunque di interventi di adeguamento funzionali dai costi estremamente elevati.
“Le disposizioni del Miur e del Ministero dell’Economia rendono praticamente insostenibile la nostra presenza a Nola nelle forme attuali. Le comunità locali, Nola in testa, hanno manifestato attenzione alla nostra presenza, ma e’ necessario fare di più per migliorare la qualità dell’offerta formativa e operare politicamente per rappresentare al Ministro Gelmini la peculiarità della nostra presenza nel Nolano. – spiega il Prof. Federico Alvino, il Preside della Facoltà”
Per lunedì prossimo quindi sono stati invitati nell’aula magna della Facoltà tutti i sindaci dei comuni da cui provengono gli studenti iscritti a Nola, oltre agli altri rappresentanti politici dell’area. Si tratta in tutto di 32 amministrazioni comunali insieme alle quali è intenzione di questa Facoltà discuterete di un contributo economico per la permanenza in città dell’ateneo. L’alternativa, nell’ipotesi in cui non fosse possibile realizzare il risultato, è la possibilità l’Ateneo sia costretto a ridimensionare la sua presenza a Nola, limitando il numero degli studenti a quelli che possono essere ospitati nella sola struttura messa gratuitamente a disposizione dell’istituto: quella dell’ex palazzo del fascio. Si tratta tuttavia di un ipotesi che è intenzione dell’ateneo evitare, proprio grazie all’aiuto chiesto alle amministrazioni locali.