“Ripariamoci dalla Violenza” con l’ombrello della solidarietà. Con questo slogan si chiude a Sant’Anastasia il ciclo delle manifestazioni regionali per la “Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne” in un Aula Consiliare di Palazzo Siano gremita in ogni ordine di posto. L’avvenimento, di assoluto interesse e di estrema attualità per le criticità toccate e patrocinato dall’Anci e dal Ministero delle Pari Opportunità, cattura, infatti, l’attenzione di una vasta fetta della popolazione anastasiana che si mostra estremamente sensibile verso una problematica che, purtroppo, non smette di mietere vittime ogni anno secondo le stime degli organi di polizia. La manifestazione, organizzata e fortemente voluta dalla nuova Amministrazione targata Carmine Esposito che in particolar modo non vuole far mancare l’apporto verso questo delicato tema, è dedicata a Teresa Buonocore, uccisa da due sicari lo scorso settembre a Napoli (in pieno giorno mentre si recava a lavoro) per aver denunciato il pedofilo che aveva violentato la sua bambina di otto anni. A testimoniare su questa triste vicenda di cronaca è la sorella della vittima, Pina Buonocore, che si appella alle Istituzioni “affinché non sia mai abbassata la guardia e far si che le donne non debbano più aver paura di denunciare chi ricorre alla violenza. È ciò che avrebbe detto anche Teresa che è stata uccisa, ma spero che ciò non si ripeta mai più per nessuna altra donna”.
Per il Primo Cittadino anastasiano “è importante prendere coscienza da vicino con certe realtà, dinanzi alle quali non si può stare a guardare. Bisogna dire basta alla violenza e mettere in campo tutte le forze per favorire il dialogo tra famiglia, scuola, enti territoriali, politica e amministrazioni per costruire veramente un tessuto sociale che rifugga la violenza sulle donne e tutti gli atti di illegalità”. Alle parole del Sindaco segue un coro di consensi plebiscitario aventi un denominatore comune, la legalità, attraverso la quale si deve arrivare, mediante una capillare opera di sensibilizzazione a partire dalla scuole, al fine ultimo da tutti auspicato che è quello della eliminazione del fenomeno degli abusi e delle violenze sulle donne. Durante il convegno la psicologa Daniela Materazzi rende noti i risultati dei questionari sull’inchiesta sulla condizione delle donne a Sant’Anastasia che mostra uno scenario dal quale si deve partire per diffondere l’esigenza di un reale e concreto cambiamento in tema di pari opportunità.
Vincenzo Rea