Una nuova mattinata di protesta si è svolta in piazza San Domenico Maggiore. Questa volta però la contestazione non ha assunto i connotati confusionari del corteo, ma al contrario si è svolta ordinatamente nella piazza del centro di Napoli.
Alcuni studenti del corso di laurea in Lettere e Filosofia della Federico II hanno organizzato questa mobilitazione, che ha visto diverse centinaia di studenti seduti in piazza a studiare Kant, letteratura francese o principi di architettura. Alcuni professori de “L’Orientale” hanno tenuto le loro lezioni in questa insolita sede, catturando l’attenzione anche di numerosi passanti.
Lettura del decreto Gelmini, dibattiti sulla riforma, ma anche lettura di poesie e pensieri vari di studenti, hanno animato questa interessante mattinata.
»Probabilmente questa non sarà l’unica iniziativa del genere, ma altre ce ne saranno nel corso di questo mese» – dice Lorenzo, uno dei promotori dell’iniziativa insieme ad altri studenti, il quale precisa: «Non fanno parte di nessuno schieramento politico, ma si sono visti, piaciuti e hanno deciso di portare avanti uniti la contestazione».
Napoli, infatti, non è nuova a questo tipo di iniziative. Le stesse modalità furono adottate nel 2008 per la riforma che allora andava in atto, e da molti giudicata il fratello maggiore della odierna riforma.
Finora il resoconto delle iniziative di protesta è molto vario: numerose assemblee e tavole rotonde tra docenti e studenti, incontri di dibattito sulla riforma e cortei spontanei partiti dalle sedi universitarie occupate.
L’evento più importante è stato il corteo pacifico di studenti che ha sfilato per il centro di Napoli, concludendosi alle porte del Teatro S. Carlo, dove studenti e dipendenti del Teatro,anche loro subissati da numerosi tagli agli stipendi, si sono confrontati su problemi che per certi versi li accomunano. Amaro epilogo, purtroppo, è stata la carica degli agenti della polizia al semplice corteo, dove, nei tafferugli, il primo violinista del San Carlo ha riportato gravi lesioni al braccio destro.
Altre iniziative cittadine sono previste per questo sabato, in proiezione della grande mobilitazione nazionale del 14 dicembre a Roma.
Mario De Angelis