Settantamila euro per riempire di luce la città, aiutare i commercianti ad uscire dalla crisi, dare un chiaro segnale di legalità: anche quest’anno il Comune di San Giorgio a Cremano si è accollato il costo delle luminarie natalizie per una cifra di complessiva di circa settantamila euro. Obiettivi principali: promuovere lo sviluppo del commercio sul territorio ed evitare il rischio di infiltrazioni camorristiche nel business delle illuminazioni installate in occasione delle festività.
Da via Manzoni a piazza Vittorio Emanuele II, da piazza Massimo Troisi a via Botteghelle: quasi tutta la città sarà piena di luci e colori già nelle prossime ore grazie all’iniziativa che è stata proposta anche l’anno scorso dall’Amministrazione Giorgiano dopo 15 anni, è il caso di dirlo “di buio”. Luci anche nei pressi di villa Bruno e villa Vannucchi dove un vero e proprio “percorso luminoso” accompagnerà cittadini e turisti a visitare la mostra d’arte internazionale “Seven” sui sette peccati capitali.
“Per noi – spiega il sindaco Mimmo Giorgiano – la legalità viene prima di ogni cosa. Il nostro scopo è quello di sostenere i commercianti in due modi: da un lato vogliamo eliminare gli oneri per l’acquisto delle luci di Natale, dall’altro intendiamo rimuovere alla radice qualsiasi rischio per gli stessi operatori di diventare vittime del racket degli addobbi che, purtroppo, è sempre più diffuso”. Soddisfazione anche da parte dell’assessore allo Sviluppo Economico Maria Elena Sassone: “Abbiamo voluto dare un ulteriore sostegno agli esercenti che già da qualche tempo vivono un periodo di difficoltà a causa della crisi. L’Amministrazione, da sempre attenta alle richieste avanzate dagli operatori del settore, ha così voluto sostenerli non solo finanziando il consumo di energia elettrica come accadeva in passato, ma si è fatta carico del costo delle luminarie. Questa iniziativa si aggiunge a quelle già messe in campo per il sostegno al commercio locale: fino all’Epifania, i negozi saranno aperti tutte le domeniche e durante i giorni festivi. In questo modo, non solo sarà garantita un’ampia offerta sul territorio, ma gli stessi commercianti potranno competere con quelli dei Comuni limitrofi”.