A prendere parte alla kermesse sono state varie autorità e persone appartenenti alla festa dell’Associazionismo umanitario. Ognuno ha voluto esprimere il proprio punto di vista sulle problematiche trattate, come l’Assessore alla Pubblica Istruzione Pietro Martire, che ha fatto una considerazione sul fatto che Casola ha una popolazione molto giovane, un dato importante quesito molto interessante alla luce del quale ha affermato: «Occorre la massima collaborazione per aiutare a migliorare i ragazzi nel proprio settore«.
Il Sindaco di Casola Domenico Peccerillo ha spiegato: «Sono felice di partecipare a questo incontro umanitario che apre un nuovo capitolo, da oggi anche noi sappiamo che solo aiutando gli altri si sta veramente bene con la propria coscienza».
Tra le tante buone iniziative l’Assessore alle Politiche sociali Nella D’Agostino ha aderito alla “Giornata dell’Albero” si pianterà un albero per ogni nuovo nato a Casola. Dichiara emozionata: «Auspico e spero che tutti credano per un maggior impegno a favore dei giovani, dei neonati, e a sostegno dell’ambiente».
Intervento di Pasquale Santarpia, Assessore alla Protezione Civile: «L’umanità è ad un crocevia, tutti dobbiamo essere uniti nel comune ed unico intento di fare uno sforzo deciso per produrre piani pratici e visibili che determinino lo sradicamento della povertà e promuovano lo sviluppo umano, ho in serbo altre iniziative che sciorinerò nei prossimi mesi dell’anno venturo, tutto ciò è ovvio, in rapporto dei mezzi materiali ed economici disponibili».
Intervento dell’Assessore Mario Cavaliere: «Siamo sempre più consapevoli dell’urgenza di creare un nuovo e più luminoso lavoro di speranza. Per far ciò occorre rafforzare i pilastri interdipendenti dello sviluppo sostenibile economico sociale e la posizione ambientale e il rapporto uomo-ambiente a livello nazionale e globale».
Intervento chiave quello di Anna Sabatino, vicesindaco di Casola che commenta: «Credo che il divario dal primo al cosiddetto ‘terzo mondo’ sia immenso i bambini che muoiono di fame, ai nostri occhi sembra un film, quasi irreale – se ridotti a morire di aids o di bronchite,vuol dire che ci sono due mondi uno ricco e un altro povero abbandonato a se stesso, è necessario costruire una società globale che sia umana, equa, attenta ai bisogni dell’uomo e conscia alle necessità del rispetto della dignità umana che deve essere la Costituzione Umanitaria del 21° secolo».
Giovanni Cascone
