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Castellammare, falò dell’Immacolata: carica della polizia a Moscarella

Arresti, denunce, minacce, controlli a tappeto, dispiegamento di forze dell’ordine, cariche. C’è un po’ di tutto a Castellammare nella giornata che ha preceduto i “fucaracchi” dell’Immacolata.

Tutto è iniziato nel cuore della notte, quando i controlli dei carabinieri della compagnia di Castellammare sono giunti in via Motta Casa dei Miri, a Gragnano, zona al confine con la cittadina stabiese. Fuori al cancello della ditta “Davia”, azienda che produce conserve alimentari, sono stati sorpresi due ragazzi di 18 e 17 anni, uno alla guida di un furgone, l’altro in una Fiat Uno, risultati entrambi rubati. All’interno dei due veicoli, Rosario Lambiase e il suo amico minorenne avevano stipato circa 300 pedane di legno rubate proprio all’interno del parcheggio della “Davia”. Entrambi incensurati, sono stati arrestati per furto e ricettazione. La legna, naturalmente, sarebbe servita per i falò dell’Immacolata. L’arrestato è in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, mentre il minorenne è stato accompagnato nel centro di accoglienza per minori sul viale Colli Aminei. Sempre per alimentare i “fucaracchi” illegali sarebbero serviti circa 50 castagni, tra cui alcuni esemplari secolari, tagliati da 6 giovani, tra cui un minorenne, in località Quisisana, nei boschi della reggia stabiese. I 6 ragazzini sono stati tutti denunciati a piede libero per furto e, anche in questo caso, i furti sono riconducibili ai falò organizzati dai rioni dei stabiesi per la festa dell’Immacolata Concezione.

In mattinata, invece, l’assessore Antonio Coppola si è recato sull’arenile stabiese per controllare lo stato dei lavori per l’installazione dei bracieri che sarebbero serviti per il “Palio del Falò”, completamente boicottato da tutti quartieri stabiesi. Ieri pomeriggio, infatti, è arrivata anche la rinuncia da parte degli ultimi cinque rioni che avevano dato la propria adesione all’iniziativa voluta dal sindaco Bobbio: Cmi, Acqua della Madonna, Via Napoli, Basilio Cecchi e San Marco hanno comunicato, senza dare spiegazioni, che non avrebbero preso parte al Palio. E proprio durante il sopralluogo di Coppola, sull’arenile sono giunti due giovani in sella ad uno scooter ed hanno avvicinato l’assessore. «Il Palio non si farà – gli hanno detto – e tu farai la fine Tommasino». Tutto questo, perché il Comune ha provato ad organizzare una manifestazione fuori dal controllo della malavita organizzata. Proprio mentre Coppola veniva minacciato, a palazzo Pace, erano in corso le operazioni di chiusura di un varco aperto all’interno di una parete esterna dell’edificio comunale. All’interno dei locali di palazzo Pace erano stipati alcuni cumuli di legna che la gente della zona ha voluto difendere, scagliando contro un tecnico comunale e due operai al lavoro oggetti e suppellettili.

Calata la sera, le strade stabiesi sono diventate teatro della “sfida” dei rioni alle forze dell’ordine. Carabinieri, polizia, esercito e vigili urbani hanno scortato vigili del fuoco e gli operatori della Multiservizi impegnati nello spegnimento e nella rimozione della legna. Al rione Moscarella, già intorno alle 20 si sono verificati i primi tafferugli. Giovani e meno giovani erano intenzionati a non abbandonare il piazzale in cui avevano costruito la pira per il falò, ma gli agenti di polizia hanno caricato la folla, disperdendola. I carabinieri, invece, sono intervenuti a via Napoli, permettendo ai vigili del fuoco di spegnere il primo “fucaracchio” acceso.

Inoltre, scritte di minaccia sono state tracciate sui manifesti del Comune a Castellammare di Stabia. Le frasi “le armi stanno arrivando” e “le bombe stanno arrivando” sono state scritte con pennarelli sui manifesti che l’amministrazione comunale ha fatto affiggere davanti al Municipio in occasione della Festa dell’Immacolata.

Durante la notte, mentre la festa “legale” si è svolta sull’arenile alla presenza di migliaia di persone, nel resto della città la situazione è rimasta relativamente tranquilla, con qualche piccolo falò acceso qua e là, ma senza troppe tensioni, anche se la nottata non è andata tutta come aveva pensato l’amministrazione comunale.

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