Tal deprecabile situazione ha generato la protesta dei genitori, più che mai intenzionati ad opporsi ad una politica aziendale che di fatto speculerà su un lodevole progetto teso a sottrarre i più piccoli dalle insidie della strada accogliendoli una giornata in più in un ambiente dall’alto contenuto educativo.
“Qual è la differenza esistente tra un normale giorno di scuola e un progetto extracurriculare se entrambi i servizi vengono offerti nell’interesse di bambini che reclamano un loro sacrosanto diritto allo studio? Forse l’esigenza di ripianare un bilancio fallimentare da parte dell’azienda Eav Bus ha indotto talune persone a considerare tali attività inutili tanto da richiedere il pagamento di un extra abbonamento alle famiglie residenti a Scanzano e Mezzapietra che quotidianamente lottano con una crisi sempre crescente e che a volte vedono anche un solo euro pesare gravemente sulla propria realtà economica”, protestano i genitori degli alunni interessati, di cui alcuni, ad oggi, sono stati costretti a saltare diverse lezioni perché sprovvisti di qualcuno che potesse accompagnarli.
Dati alla mano vien da chiedersi se un’azienda come l’Eav Bus, che si vanta di essere tra le migliori in Italia per copertura del territorio e qualità dei servizi, abbia realmente bisogno di gravare su delle famiglie già in difficoltà in nome di cifre irrisorie per il bilancio di una realtà imprenditoriale di tal dimensione e possa puntualmente far ripercuotere sugli utenti più piccoli e deboli il dazio di mancati accordi tra le parti istituzionali. Ai posteri l’ardua sentenza.
G.D.M.