La squadra di Mandragora nella sfida alla Nissa prosegue la tradizione che vuole i suoi finali di gara ridondanti di emozioni. Tradizione che,però,si sta trasformando in una sciagura : negli ultimi quattro incontri i torresi sono stati rimontati per ben tre volte in zona cesarini,sciupando in tal modo un patrimonio di ben sei punti,oro colato di questi tempi. Stavolta la Turris,tuttavia,non ha nulla da recriminare,in quanto i padroni di casa avrebbe meritato di portare a casa l’intero bottino. Partono forte,infatti,i siciliani,che dopo appena un giro di lancette costringono,col fantasista Ancione,la difesa ospite al primo importante disimpegno del match. All’ 11’ è Bruno a dare l’illusione del gol ai suoi,la sua incornata colpisce si la rete,ma quella esterna. Al 27’ continua il monologo biancoscudato : Cassaro devia di testa la palla servitagli da Avola,è fuori di poco. Al 33’ ci pensa Prete a neutralizzare la conclusione di Impallari dal limite. Quando meno te lo aspetti,però,ecco il gol dei vesuviani,al loro primo tentativo a rete. E’ un regalo anticipato da parte della premiata ditta Feola-Cassaro,il mittente porta il nome di Iovene,il quale senza fare complimenti infila il portiere avversario con un lesto tocco di punta. Il vantaggio non sveglia gli assopiti bianco-rossi e la Nissa si butta a capofitto nella tre-quarti ospite. Al 48’ Avola fa la barba al montante destro con una gran rasoiata dalla distanza. Ancora il capitano siciliano protagonista al 55’ direttamente da calcio di punizione,ma Prete ci mette il guantone. Break corallino al 62’col solito Russo,anticipato a pochi passi dalla porta dalla tempestiva uscita di Feola sul cross di Mariniello. Capita però sulla testa di Impallari l’occasione più nitida dell’incontro,il suo è un errore madornale. Il gol,davvero meritato arriva comunque per la Nissa : è il minuto 92’,lancio lungo dalle retrovie,Impallari fa sponda di testa per l’accorrente Ancione,che a due passi dalla porta non fallisce. Uno a uno e tutti scontenti. Mandragora al termine dei 90’ così commenta la gara : “è stata una gara strana,che non abbiamo saputo gestire al meglio. Siamo andati in vantaggio quando non meritavamo e poi sul più bello ci siamo fatti acciuffare. Questi cali di tensione nel finale ci stanno costando parecchi punti,anche se poi è capitato anche a noi di riaggiustare le partite in extremis. E’ una pecca che dobbiamo colmare,in fondo credo sia solo un fatto psicologico,di certo non atletico. Per quanto riguarda la classifica questo punto non è da buttare-continua il mister corallino-la nostra distanza dalla zona play-off resta immutata. Il campionato è ancora molto lungo”.
Michele Di Matteo