Ripartizione della quota dell’otto per mille, la Concattedrale di San Catello e di Santa Maria Assunta ottiene un contributo pari ad € 1.884.635,88 per la restaurazione artistica ed il consolidamento statico della struttura ecclesiale. Giovedì scorso, 2 Dicembre, la V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha licenziato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo alla ripartizione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, per l’anno 2010 per la categoria “Conservazione dei Beni Artistici e Culturali”. Il provvedimento licenziato a Roma insieme a tanti altri interventi previsti e richiesti da anni, andranno a sostenere, tutelare e promuovere il patrimonio storico-architettonico, culturale e artistico di diversi luoghi di culto, tra cui anche la Concattedrale di San Catello, di straordinario valore morale e umano per la comunità dei fedeli stabiesi. Estrema soddisfazione per il primo firmatario del provvedimento legislativo, l’onorevole Gioacchino Alfano del Popolo della Libertà – già capogruppo del PDL alla Commissione Bilancio e deputato del collegio stabiese e dei comuni limitrofi – che permetterà di concedere nuove risorse per la promozione culturale e artistica della Concattedrale di San Catello: “E’ con estremo piacere che devo rilevare che è stato finalmente licenziato il finanziamento per gli interventi previsti nell’ottica della conservazione dei beni culturali, il consolidamento statico ed il restauro conservativo della Cappella di San Catello della Chiesa di Santa Maria Assunta e San Catello del Comune di Castellammare di Stabia (Na) per un importo pari ad € 1.884.635,88 dinnanzi alla richiesta del progetto pari ad € 2.600.000. In un momento storico ed economico così delicato – continua il deputato del PDL – dove i fondi statali a disposizione degli interventi sono fortemente razionalizzati, avere la possibilità di un finanziamento importante per una struttura di così alto valore morale e culturale, quale è la Chiesa di San Catello e di Santa Maria Assunta di Castellammare di Stabia, rappresenta una soddisfazione notevolissima, soprattutto per chi come me è stato sempre legato già da giovane al mondo cattolico. Il progetto licenziato e riferito alla Concattedrale di San Catello è stato uno dei primi a cui mi sono dedicato personalmente già a partire dal 2001, dopo essere stato eletto per la prima volta come deputato alla Camera dei Deputati”. In prospettiva del rilancio socio-culturale e artistico dell’area stabiese e dei comuni dell’area dei Monti Lattari, l’onorevole Gioacchino Alfano del PDL tiene a spiegare i restanti progetti intrapresi per lo sviluppo territoriale del comprensorio: “Sono alcuni anni che insieme ad amministratori locali e stretti collaboratori, abbiamo intrapreso una serie di progetti ed iniziative tese a rilanciare i nostri territori di riferimento sotto il profilo sociale, culturale e artistico. L’area stabiese e dei comuni limitrofi hanno la necessità di essere rilanciati per contrastare il degrado e l’abbandono sociale in cui si trovano e per favorire uno sviluppo concreto, affinché si possa contribuire a promuovere il bene comune della collettività con il conseguente miglioramento delle condizioni di vita di ogni cittadino. Dopo i contributi assegnati e concessi per la tutela dell’ambiente e la promozione del territorio riportati al capitolo n. 7536 dello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, concessi con decreto firmato dal Ministro Giulio Tremonti per gli interventi e gli importi individuati dalla V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati con la risoluzione n. 8-00087 del 30 Luglio 2010 – conclude il deputato Alfano – la concessione di quest’altro sostanzioso contributo economico, insieme agli altri concessi alle parrocchie e alle associazioni locali, contribuiranno alla crescita e allo sviluppo sociale, culturale e artistico del comprensorio stabiese-sorrentino e dei comuni dei Monti Lattari. In questi giorni stiamo lavorando intensamente per portare al termine altri progetti di notevole interesse per le nostre aree territoriali”.
ViVe
