Giornata Nazionale del Cieco: l’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti si riunisce a Castellammare

Si è riunito lo Stato Maggiore dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS – hanno partecipato all’incontro l’Assessore alla Protezione Civile di Casola Pasquale Santarpia, i sindaci di Casola, Gragnano e Santa Maria la Carità. Anche onorevoli regionali di entrambi gli schieramenti politici, Mario Casillo del Partito Democratico e Carlo Aveta del Partito (La Destra). Ha coordinato l’evento il Presidente della Pro Loco di Casola di Napoli il Gaetano Cannavacciuolo insieme all’Assessore Santarpia che è vice-presidente provinciale dell’Unione Ciechi, affiancato dal Presidente Provinciale Unione Ciechi Giovanni d’Alessandro.

Prima del dibattito s’è celebrata la Santa Messa presso  la Cattedrale dell’Assunta, alla fine della celebrazione il Parroco ha sottolineato l’impegno speso dal Presidente Cannavacciuolo, per difendere i diritti di chi non ha voce – quelli che per molti sono profughi, ma in realtà amano la vita e sono molto attivi.

L’unione italiana ciechi nasce nel 1920 il fondatore fu Aurelio Nicolodi, già fu festeggiato il 90esimo anno dell’Unione, ma ci si raduna ogni anno e la “Giornata del Cieco” è un simbolo importante per tutti i ciechi d’Italia.

Il Gaetano Cannavacciuolo ricorda: “evento storico legato a Santa Lucia protettrice della vista. Venne fatta una marcia del dolore dai ciechi nel 1958 per protestare contro i governi dell’epoca per ricevere un’indennità economica.

I ciechi d’Italia marciarono da Firenze a Roma per ricevere un sussidio economico di 1000 lire mensili, da allora i ciechi sono tutelati da un sussidio minimo, l’Unione Italiana Ciechi festeggia questa giornata,noi organizziamo un piccolo party e ascoltiamo un po’ di musica,ma prima di ogni kermesse, voglio sottolineare che siamo qui per protestare contro l’Ente Provincia che non ha sostenuta per nulla la nostra causa anzi ha premiato altre associazioni del tutto lontane da noi”.

Al dibattito è intervenuta il sindaco di Gragnano Annarita Patriarca che ha dichiarato: “Saluto tutti e stimo Pasquale Santarpia, lui sprigiona entusiasmo, s’impegna per superare le difficoltà quotidiane, colgo l’occasione per ringraziarvi per l’invito, rifletto su soluzioni condivise dobbiamo confrontarci e mediare tra le varie posizioni possibili, da politico ho l’onere e l’onore d’impegnarmi al fianco dell’Unione Ciechi ed Ipovedenti”.

Anche il Sindaco di Casola è intervenuto: “Mi sento a casa,non mi sembra di partecipare ad un evento politico  o di volontariato, ringrazio i tanti esponenti politici pervenuti stasera ,solo cooperando tutti noi,otterremo risultati positivi e l’Assessore Santarpia oltre ad essere impeccabile nel radunare tante persone, giovani, anziani, politici, sta lavorando positivamente  alla Protezione Civile, ha raggiunto risultati strepitosi nonostante i problemi,ognuno di noi deve essere un volontario, il nostro Presidente Cannavacciuolo ottiene prestigiosi risultati,organizza manifestazioni, questo è possibile solo con la caparbietà e l’operatività delle associazioni. Solo se ci muoviamo in questo modo possiamo ottenere risultati e realizzare feste con fini sociali”.

Irrompe l’Assessore alle politiche sociali di Santa Maria la Carità, Alfano: “Da anni sono sempre presente a questa manifestazione, oggi nonostante le ristrettezze economiche, dobbiamo operare positivamente e questa serata evidenzia il nostro lavoro”.

Carlo Aveta (La Destra) arriva in ritardo ma subito prende la parola: “Voglio porgere i miei saluti, credo che le istituzioni dovrebbero portare un maggiore sostegno agli invalidi. Chi vive un dramma resta da solo e la politica deve rinnovarsi, sia il PD che i partiti di centro—destra  devono collaborare con le associazioni, ci vogliono meno sprechi e bisogna sostenere economicamente i Ciechi d’Italia che soffrono quotidianamente, Pasquale è un esempio per tutti i ciechi ma soprattutto per noi”.

Il Vice-Presidente Pasquale Santarpia prima di coinvolgere il pubblico e i consiglieri di minoranza del comune di Casola si sofferma sul suo ruolo commentando: “Avrei voluto spendere più tempo per l’Unione Ciechi, noi organizziamo con e per loro spettacoli teatrali, credo che oggi non dovremmo festeggiare,perché vengono messi in discussione i nostri diritti, sono stati stanziati fondi per l’assistenza alla persona e il minimo necessario lo farò per questa associazione, lo Stato ha mutato il riconoscimento delle invalidità da 12 anni viviamo lo stallo assoluto, i problemi rimangono, le verifiche che si fanno per constatare un invalido sono scandalose,assisto a scene discriminatorie incredibili nei confronti dei ciechi,se l’Inps non ci darà un aiuto faremo una conferenza stampa non è possibile che per pochi falsi invalidi venga gettato fango sui veri invalidi. Inoltre il lavoro di centralinista e di massofisioterapista erano ruoli riservati e accessibili, oggi è difficoltoso chiedere al collocamento qualcosa, i fondi non ci sono e tutto si burocratizza”.

L’Assessore al Commercio del Comune di Casola Mario Cavaliere dichiara: “La nostra presenza in questa giornata nazionale del cieco,è un plauso a chi tra mille difficoltà, porta avanti con caparbietà e forza d’animo, progetti ed iniziative di sfondo sociale. Un aspetto che dobbiamo rilevare e sul quale meditare,vista la scarsa attenzione delle Istituzioni centrali alle problematiche dei ciechi, è il nostro impegno Amministrativo che si farà carico presso le istituzioni provinciali e regionali dello status di disagio che tutti lamentano”.

Nella D’Agostino, Assessore alle Politiche Sociali di Casola s’associa al collega: “Credo che i fatti dimostrino oggettivamente quello che questo incontro riesce a realizzare,un connubio tra politica e associazionismo che vuole rompere il muro degli handicap, dimostrando che i disagi dei ciechi si possono e si devono vincere”.

Una ragazza presente lascia una sua testimonianza: “Mmi chiamo Scala Lucia ho trent’anni, partecipo all’evento essendo affetta da “strabismo” da piccolina sono stata investita da un auto e dopo il coma rimasi strabica, sono qui perché l’impegno dell’Unione Ciechi risolve i problemi dei non vedenti e delle persone come me che hanno problemi di vista, questa manifestazione è un trionfo e migliorerà di anno in anno, l’associazionismo salverà i cittadini in difficoltà e l’Unione Ciechi d’Italia è l’emblema e la guida di tutti”.

Giovanni Cascone

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