Gragnano: la Regione cancella la stazione, da domani stop ai treni. Protestano le associazioni

La Regione chiede e ottiene la chiusura della stazione ferroviaria di Gragnano, le associazioni e gli utenti insorgono contro tale decisione. Da domani mattina, domenica 12, infatti, Gragnano non godrà più del collegamento diretto con Castellammare e Torre Annunziata che permetteva anche le coincidenze per Napoli e altre mete. Tutto questo a causa di un’ipotesi di rimodulazione dell’offerta richiesta dalla Regione Campania, committente dei servizi ferroviari regionali, che Trenitalia ha predisposto in attesa dell’attivazione del nuovo orario. Gragnano, dunque, sarà completamente esclusa dai trasporti su rotaie. La decisione è stata ben accolta dal sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio, ma contestata aspramente dalle associazioni di Gragnano che hanno già inviato un documento per chiedere l’annullamento della soppressione della tratta ferroviaria e il contestuale potenziamento dei collegamenti con Napoli. «Basterebbe tenere vivo il solo collegamento diretto con Castellammare – afferma Terenzio Morgone, di Dimensione Civica – per potenziare il servizio ferroviario gragnanese. Infatti, il viaggiatore potrebbe così usufruire del collegamento diretto con Napoli Campi Flegrei. Invece, in questo modo la Regione ha escluso inspiegabilmente Gragnano, terminale che potrebbe servire ad un’utenza di circa 100 mila persone, se solo venisse curata». L’incuria, infatti, nel corso degli anni ha scoraggiato l’utenza, dirottandola sul più inquinante trasporto su gomma, con i bus diretti per Napoli. Da domani mattina 12 coppie di collegamenti diretti trasporteranno i soli utenti stabiesi da Castellammare a Napoli Campi Flegrei, passando per Torre Annunziata Centrale, dove sono previste coincidenze da e per Salerno. La nuova impostazione di orario è stata concordata in sede di tavolo tecnico con i referenti dell’Area Trasporti della Regione e dell’ACAM (Agenzia Campana per la Mobilità sostenibile). Un’altra associazione gragnanese, il Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari presieduto da Giuseppe Di Massa, porterà avanti una singolare protesta contro il Comune di Castellammare, ritenuto tra i responsabili della chiusura della stazione di Gragnano: «A Natale boicottiamo il commercio stabiese in segno di protesta – annuncia Di Massa – perché i progetti di Castellammare hanno sempre avuto come unico scopo, inspiegabilmente, la chiusura della stazione gragnanese». Tra proteste e nuovi documenti che le associazioni prepareranno nei prossimi giorni, il sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca, fa sapere che «la chiusura è solo momentanea, perché è in progetto c’è un collegamento veloce con Napoli».

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