“Le parole di De Laurentiis sul contratto di Paolo? Come linea deontologica non riteniamo opportuno parlare di cifre e durate, la precisazione fatta dal presidente fa riflettere. È vero che c’è stato fatto un discorso anche su un fantomatico quarto anno, ma ci sono delle limitazioni. De Laurentiis ha voluto far capire che c’è stato un passo verso Paolo da parte del Napoli, ma anche Paolo sta facendo altrettanto. Le trattative da “Grande Fratello” non fanno parte del nostro modo di lavorare. Ribadisco il passo di De laurentiis verso Paolo e gliene siamo grati, ma la proposta non è stata fatta nella maniera in cui l’ha dichiarata alla stampa. Le trattative si svelano solo alla loro conclusione, nel bene o nel male. Non è vero che non abbiamo accettato alcune sue proposte, le stiamo solo valutando, ci sono dettagli da scremare e da tenere in considerazione. A me è dispiaciuto perché questa “proposta” è stata spiattellata pubblicamente. Dire “faccia una scelta di cuore”, equivale ad un ultimatum. Se Paolo avesse voluto scegliere senza badare al cuore, forse l’avrebbe già fatto in passato. Il discorso del quarto anno, che non svelerò mai fino alla conclusione della trattativa, non è chiaro. E se, inoltre, De Laurentiis ha fatto tre passi verso di lui, è perché prima non l’aveva mai fatto. Paolo vuole essere la bandiera del Napoli, ma ciò non vuol dire che, solo perché è napoletano, debba avere un atteggiamento differente nei confronti della società. Un occhio di riguardo sì, naturalmente, ma un conto è “tagliarsi una mano”, un altro è “tagliarsi un braccio” in nome della napoletanità o della scelta di cuore tanto invocata da De Laurentiis”.